Brindisi, 10/08/2011
Convezioni: le proposte della UIL
Su richiesta del Comitato incaricato, composto da consiglieri della
maggioranza del Comune di Brindisi, la UIL provinciale con questo
documento, ancora una volta, intende dare un contributo per la
possibile sottoscrizione di una intesa con ENEL s.p.a. per il rinnovo
delle convenzioni energetiche.
L'atto finale di un percorso che alla fine auspichiamo vedrà la
conclusione di una vicenda che ha visto impegnata da molto tempo la
politica e le parti sociali (OO.SS. ed Associazioni imprenditoriali) con
risultati, mai fino ad ora, definitivi e condivisi.
Le convenzioni con le industrie energetiche del territorio sono la
nostra priorità ed è fuori da ogni dubbio che sono ancora oggi più che
mai l'elemento catalizzatore dello sviluppo della nostra provincia che,
pur avendo enormi potenzialità da sfruttare, non riesce a decollare.
Tenendo conto del momento particolare che sta vivendo l'economia
mondiale che vede il prezzo dei prodotti energetici crescere in maniera
esponenziale ogni giorno e considerando che anche nel futuro tutte le
previsioni economiche portano ad ulteriori aumenti, diventa sempre
più attuale e prioritario che il territorio di Brindisi, che ospita i più
grossi insediamenti energetici d'Europa, possa diventare una sorta di
PORTO FRANCO DELL'ENERGIA.
Oggi abbiamo bisogno di qualcosa di nuovo per rimuovere le
condizioni di stallo in cui ci troviamo.
In questi ultimi anni l'ENEL s.p.a. ha realizzato molti investimenti su
nuove tecnologie migliorando di fatto l'impatto ambientale in
atmosfera e le performance produttive, sapendo che continuerà a fare
ulteriori investimenti peraltro già programmati.
Quindi molti punti previsti dalla bozza di convenzione sono stati
superati.
Invece, come UIL di Brindisi, pensiamo che l'ENEL s.p.a. debba
interessarsi in forma più incisiva delle vere esigenze che la nostra
città e la provincia chiede ed attende da molti anni: in maniera
prioritaria la fornitura di energia elettrica a costi più bassi per le
imprese e per i cittadini direttamente sulle bollette di pagamento.
Questo permetterà di aumentare notevolmente le economie delle
aziende già presenti e privilegiare i futuri investimenti nel territorio
oltre che, come abbiamo detto, risparmi diretti per i cittadini
brindisini.
Bisogna pensare anche ad un progetto a vantaggio dell'occupazione
locale per i giovani alla ricerca del primo lavoro, e non solo,
rivalutando il Centro Ricerche ENEL della centrale Federico II° con la
costituzione di una Direzione autonoma locale e non subordinata al
Centro Ricerche di Pisa.
Si rende perciò necessario il potenziamento dell'apparato lavorativo
attraverso l'assunzione di ricercatori e tecnici del territorio.
Inoltre è impellente il potenziamento delle linee di distribuzione di
energia per evitare i continui disservizi che danneggiano la regolare
attività produttiva delle imprese e l'utilizzo dei privati cittadini.
Occorre anche migliorare l'illuminazione nei quartieri periferici della
nostra città: La Rosa, Sant'Elia, Cappuccini, Minnuta, Paradiso,
Perrino e Torre Rossa (Tuturano) allo stato molto carente.
Per dare maggiore impulso all'agricoltura (ortofrutta e floricoltura) è
fondamentale promuovere la costruzione e lo sviluppo di serre
riscaldate dal vapore refluo delle centrali sui terreni limitrofi alla
centrale di Cerano, opere queste che sono state realizzate in altri
territori con costi a carico delle società elettriche.
È strategico il PROGETTO SCARICO ZERO con le acque depurate dal
ciclo di produzione per favorire l'attività di pesci coltura a costi
bassissimi valorizzando le acque antistanti la centrale termoelettrica,
favorendo in questo modo lo sviluppo dell'imprenditoria locale e
l'occupazione, come già previsto nella vecchia convenzione.
Sulle problematiche ambientali, oltre agli interventi necessari per
diminuire l'utilizzo della quantità complessiva del carbone,
strategicamente è necessario aumentare le fermate annuali di ciascun
gruppo per manutenzione.
In questo modo si raggiungono due obiettivi.
Il primo è quello della riduzione netta dell'utilizzo annuale del carbone
mentre il secondo, a causa della maggiore attività manutentiva
assegnata alle imprese locali, consentirà l'aumento sistemico e
regolare dell'occupazione.
Riteniamo indispensabile che l'ENEL da subito attui il piano degli
investimenti già presentato alle OO.SS., alle Associazioni
imprenditoriali ed agli Enti locali perché attraverso di esso si
determinerà l'aumento degli organici diretti ed indiretti, visto e
considerato che i dipendenti in forza non bastano e che occorre
assumere altri lavoratori per ricoprire le posizioni di lavoro che si
liberano attraverso il prepensionamento.
Ricordiamo che ci sono ancora i lavoratori ex DOW ed ex EVC che
devono essere assunti (vedi il protocollo d'intesa firmato qualche anno
addietro con Provincia e Comune).
Non per fare campanilismo.
Per i futuri investimenti, a salvaguardia dell'economia e
dell'occupazione nella nostra provincia, bisogna tenere presente che
sono insediate aziende metalmeccaniche locali specializzate nel
settore che necessita tenere in debita considerazione
Se è vero che è prioritario difendere l'ambiente, occorre costituire un
OSSERVATORIO PROVINCIALE SULLE POLITICHE ENERGETICHE
ed AMBIENTALI all'interno del quale lavorino professionalità locali,
sia pubbliche che private, per monitorare costantemente lo stato di
salute del territorio, come già avviene in altri settori industriali.
L'integrazione della produzione di energia tradizionale con quella da
fonti rinnovabili può essere coniugata attraverso l'utilizzo della
produzione del fotovoltaico, pale eoliche e biomassa stabilendo regole
che da un lato non danneggino, come fino ad ora avvenuto in maniera
incontrollata le campagne ed i terreni fertili, applicate e rispettate da
tutti per non deturpare il territorio agevolando, come previsto da leggi
nazionali e regionali, l'istallazione di pannelli fotovoltaici su edifici
pubblici e privati a costo zero per i cittadini.
Per la produzione di energia da biomassa gli Enti locali e, prima di
tutto la Regione Puglia, hanno titolo e responsabilità a svilupparla,
ma fino ad oggi questo non è avvenuto.
Lo sviluppo dell'agro energia: coltivazione di prodotti agricoli dei
campi (piante erbacee, alberi) da utilizzare per fini energetici può
essere un obiettivo da tenere in considerazione. Segnaliamo che in
Sicilia a breve entrerà in funzione una centrale di questo genere,
frutto anche di accordi avvenuti con le amministrazioni locali, che
produrrà energia economica alle imprese ed ai cittadini.
Occorre, quindi, presentare quanto prima la convenzione per la firma
per porre fine a questa gravosa situazione che vede un continuo tira e
molla tra Istituzione ed ENEL s.p.a. che nulla ha prodotto fino ad oggi
per risolvere, invece, i veri bisogni che la comunità brindisina
manifesta.
COMUNICATO STAMPA UIL
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