Torre Guaceto, 12/08/2011
Torna la Notte di Naturalia
La notte di Naturalia è un evento ambientale che si svolge in data unica nella notte di luna piena di agosto, un’escursione notturna tra arte e natura lungo le spiagge incontaminate della riserva di Torre Guaceto fino all’antica torre aragonese, un racconto a più voci del sentimento di un luogo e del cammino dell’anima.
In dieci anni ha coinvolto gli artisti più interessanti del panorama della World Music e del teatro pugliese: dal Pandit Shalil Shankar Trio ai Bevano Est, da Riccardo Tesi ai Solis String Quartet, dai Musica Officinalis, Franca Masu e Fausto Bertolazzi a Riccardo Veno, da Enrico Messina a Paolo Panaro.
La decima Notte di Naturalia si svolge sabato 13 agosto, a partire dal tramonto e fino a notte fonda, sempre nello scenario fuori dal tempo della Riserva di Torre Guaceto e festeggia i suoi dieci anni con un lungo e infinito matrimonio con il mare nel solco di una lunga estate della riserva dedicata alla pesca sostenibile e all’uso responsabile del mare e delle sue risorse.
Il collettivo di artisti di questa edizione è come sempre raffinato e aderente al sentimento lieve e poetico del luogo che la ospita. Alla caletta degli argonauti suonano e raccontano in versi e note Rocco Capri Chiumarulo e Antonio Dambrosio Ensemble.
Nel prato dei gigli di mare Gavino Murgia e Marcello Peghin a tracciare un immaginario viaggio di voce e fiati dalle radici della musica seguendo il profilo del mediterraneo, tra modernità e sonorità ancestrali come del resto le musiche della tradizione rom e i ritmi del centro e del sud d'Italia dei Rom e Gagè che esploderanno ai piedi dell’antica torre. Suite per matrimoni e feste popolari, ritmi pensati per accompagnare danze scatenate attorno ad un falò, musiche eseguite dai fiati della tradizione bandistica e orchestrale italiana e dagli strumenti tipici della tradizione rom che accompagneranno il racconto di questa notte di Naturalia dal titolo “Matrimoni d’oltremare” scritto da Luigi D’Elia e interpretato da una voce d’eccezione del panorama teatrale pugliese, quella di Nunzia Antonino. E ancora, a tessere e cucire le fila di questo lungo racconto per luna piena e silenzio, il collettivo di attori di Principio Attivo Teatro con il violoncello di Merita Alimhillaj.
La direzione artistica dell’evento è firmata come sempre da Thalassia e Roberto Caroppo.
I posti sono limitati con prenotazione obbligatoria ai numeri del Centro Visite al Gawsit della Riserva: 0831/989885 - 331/3477311.
Rocco Capri Chiumarulo e Dambrosio Ensemble
Antonio Dambrosio, percussioni, Nicola Pisani, sax soprano, Carlo Cimino, contrabasso, Piero Gallina, violino, Eridany Gonzales, violoncello, Rocco Capri Chiumarulo voce.
Rocco Capri Chiumarulo
L’attore e cantante Rocco Capri Chiumarulo lavora per l’associazione Terrae, formata nel 1993 ad opera di artisti pugliesi, come un gruppo aperto nel quale confluiscono e si confrontano le eterogenee esperienze maturate nella musica, nel teatro, nella danza e nelle arti figurative dai suoi fondatori e dagli artisti che condividono, di volta in volta, i progetti dell'ensemble. Proprio questa propensione al vagare attraverso linguaggi espressivi i più diversi, senza alcuna preclusione, ha permesso l'incontro tra Chiumarulo e Paolo Mastronardi (chitarrista, compositore) con Stefano di Lauro (regista, autore, compositore) sino al 2000, e poi con Nicola Amato (fotografo, pittore). Oltre a centinaia di repliche dei suoi spettacoli in Italia ed all’estero, l’ensemble ha all’attivo 6 cd (di cui 4 a suo nome) e collaborazioni importanti, tra cui quelle con R. Cucciolla, A. Salis, R. Caporossi, A. Foà, G. Marini, Faraualla, L. De Pablo e gli scrittori K. Suárez, V. M. Manfredi, M. Fermine, V. Magrelli e L. Sepúlveda. Fra i suoi molti riconoscimenti ed affermazioni, ricordiamo la selezione per la IV rassegna "Scena aperta" al Palazzo delle Esposizioni di Roma, la vittoria dell'VIII edizione del "Premio Musicultura Città di Recanati" e l’esibizione nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Antonio Dambrosio
entra nel mondo della musica come batterista autodidatta in giovane età, facendo parte prima di gruppi di musica leggera successivamente si avvicina alla musica jazz.Trasferitosi a Milano dal 1984 frequenta la scuola diTullio De Piscopo sino al 1986 e nel 1987/88 quella di Franco Rossi; in quest’ultima partecipa ad alcuni seminari tra cui quello di Billy Cobham.Nell’88 frequenta alcuni seminari di musica jazz in particolare quello condotto dal pianista Arrigo Cappelletti, facendo inoltre parte di vari gruppi dell’area milanese. L’attività professionale preminente nell’ambito musicale si è esplicata nella costante partecipazione al gruppo di percussionisti DADADANG dal 1985, anno di fondazione dello stesso, fino al 1991. Il gruppo DADADANG con sede in Bergamo costituito da 15 percussionisti basa la propria ricerca nell’ambito della percussione in relazione al movimento vantando la partecipazione a numerose manifestazioni di carattere nazionale ed Europeo in città quali: MILANO(inaugurazione linea 3 della metropolitana), GENOVA (Festività Colombiane) PARIGI (Tambour ’89), PARIGI (20°anniversario ELF), CARDIFF (rassegna estiva ’90), BRUXELLES (fete dans la rue), LONDRA (welcom to London) per citarne alcune.
Insegna batteria all’Accademia d’Arte Musicale di Massimo Tenzi a Varese e presso il Mix studio di Milano dal1986 al 1991 anno in cui si trasferisce ad Altamura.Dal 1992 collabora con l’Onyx Jazz Club di Matera partecipando ai corsi promossi dalla stessa, in qualità di docente di batteria.Nel 1992 compone e realizza le musiche originali per uno spettacolo teatrale prodotto dalla compagnia TEATRERMITAGE di Molfetta dal titolo “Alice nel paese delle meraviglie”.Nel 1993 incide, con il CRAZY ART QUINTET un c.d. dal titolo “LOOKING UP LOOKING DOWN”(y.v.p.Music), con all’interno tre brani di propria composizione.Con lo stesso partecipa al 7° concorso “BARGA Jazz 93” classificandosi tra i primi cinque, e al JAZZ SUMMER FESTIVAL 95 di Bolzano. Nell’Aprile del 96 partecipa con il VITTORINO CURCI TRIO in qualità di percussionista, al festival internazionale di poesia tenutosi in AMMAN (Giordania).
Gavino Murgia e Marcello Peghin
Gavino Murgia
è nato a Nuoro, Sardegna. Ha cominciato a studiare musica e sax alto a quattordici anni, come autodidatta. Presto ha intrapreso un'intensa attività musicale suonando con diversi gruppi, anche in contesti teatrali. Il tipo di musica su cui ha soprattutto concentrato la sua attenzione è il jazz. Ha suonato con molti gruppi nei più importanti festivals italiani e stranieri, in Polonia, Austria, Spagna, Finlandia, Svizzera, Germania, Francia, Russia, Sud Africa, Cuba, Usa. Ha suonato con musicisti quali Mal Waldron, Rabih Abou Khalil, Paolo Fresu, Don Moye, Gianluigi Trovesi, Michel Godard, Pietro Tonolo, Djivan Gasparian, Sainkho Namchylak, Al Di Meola e altri. Al presente la sua ricerca concerne le sonorità della musica sarda e in particolare l'uso della voce con un sassofono e altri strumenti tipici dell'isola, in un contesto musicale moderno.
La produzione e la metodologia propriamente etnica si svolge nei diversi campi inerenti la valorizzazione e la crescita di una terra, la Sardegna, capace di esprimere una pluralità di espressioni sonore legate all'uso di strumenti tradizionali e all'incontro con i suoni di altre culture; una visione che dà come risultato non un mero ed esclusivo incontro sonoro, ma diventa lo strumento di dialogo tra le culture, alla ricerca di quella universalità che sottedende l'essenza stessa della vita dei popoli.
Le launeddas, strumento polifonico costituito da tre canne, due melodiche (mancosa e mancosedda) e una di bordone (tumbu), rappresentano uno dei primi accompagnamenti alla danza. L'esiguo numero di note in grado di produrre una melodia (4+4) è supportato da diversi strumenti che hanno differenti rapporti rispetto alla tonica.
Il canto a tenore rappresenta l'immagine di una Sardegna costituita da differenti espressioni di musicalità popolare. Canto come imitazione della natura madre, espresso attraverso suoni gutturali e primordiali.
Marcello Peghin
Suona la chitarra acustica classica a 6 e 10 corde, chitarra elettrica con Live electronics. Compositore e arrangiatore, è nato a Lecce, ma praticamente è vissuto sin dalla nascita ad Alghero. È uno specialista del linguaggio chitarristico, tanto da dividersi tra le produzioni moderne con Favata e le esecuzioni del repertorio classico antico, sua grande passione. Diplomato in chitarra classica, predilige lo studio del repertorio di Joahan Sebastian Bach. Ha realizzato una speciale trascrizione per chitarra delle Variazioni Goldberg, di cui è esecutore. La sua attività si svolge prevalentemente nel campo della ricerca etno-jazz, con collaborazioni e progetti elaborati sia in campo nazionale che internazionale. Ha conseguito negli anni premi e riconoscimenti di vario tipo, suonando insieme a musicisti di diversa estrazione e nazionalità tra i quali Dino Saluzzi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Tony Scott, Lester Bowie, Flavio Boltro e altri. Dopo un primo periodo, tra il 1978 e il 1985, di esperienza musicale nel rock, con partecipazioni a festival e programmi televisivi (RAI), fonda nel 1987 con Enzo Favata il gruppo Jana Projet, col quale partecipa e vince nel 1988 il Concorso Nazionale del Festival jazz di S.Anna Arresi. Da questa esperienza nasce una proficua collaborazione con Enzo Favata che continua a tutt ’oggi.
Rom & Gagè
Rom & Gagè, sette musicisti: Ennio D'Alessandro, Paolo Rocca, Marcello Marcer ,Marian Serban, Albert Mihai, I.Tanasache, che insieme accompagnano la voce dell'unica donna del gruppo, la rom Tuza Tanasache, con un programma costruito attorno alle musiche della tradizione rom e ai ritmi del centro e del sud d'Italia. Suite per matrimoni e feste popolari, ritmi pensati per accompagnare danze scatenate attorno ad un falò. Nella lontana Transilvania o nella vicina Ciociaria. Musiche eseguite dai fiati della tradizione bandistica e orchestrale italiana e dagli strumenti tipici della tradizione rom. E' questa la musica dei Rom & Gagé, progetto ideato dal clarinettista Paolo Rocca - per molti anni primo clarinetto dell'orchestra lirico-sinfonica di Neuchatel in Svizzera - e dove la parola gagé sta ad indicare, nel linguaggio rom, chi rom non è. Dunque tre musicisti italiani, Ennio D'Alessandro e Paolo Rocca al clarinetto e Massimo Marcer alla tromba, pronti a dare fiato ai loro strumenti, accompagnati da Marian Serban al cimbalon, da Albert Mihai alla fisarmonica e da Isac Tanasache al contrabbasso. Pronti a dare corpo ad armonie di altri tempi, tramandate di padre in figlio nel cuore dell'Europa e nel cuore dell'Italia.Melodie che invadono e riempiono l'aria, quelle dei Rom & Gagè, e sulle quali si libra la voce assolutamente originale di Tuza Tanasache, considerata dai rom la regina dei matrimoni. Il gruppo Rom & Gagè vanta collaborazioni illustri con artisti come Roy Paci e Moni Ovadia.
Nunzia Antonino
Dopo una prima formazione di danzatrice, si è diplomata come attrice alla Scuola d’Arte Drammatica (1990) e ha collaborato nel corso della sua carriera con maestri come: Daniela Bönsch, Pierre Biland, Jean Claude Penchenat, Giancarlo Sammartano, Ferruccio Soleri, Guido De Monticelli, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Mario Scaccia, Adriana Asti, Giorgio Albertazzi, Giancarlo Sepe. Protagonista di Bella e Bestia del Teatro Kismet di Bari, tornata in Puglia, ha collaborato con diverse compagnie (Teatro Scale, Teatro Minimo, Diaghilev). Ha lavorando con Micha Van Hoecke all’allestimento di un Orfeo e associando al ruolo di attrice quello di autrice e aiuto regista, ha coltivato un repertorio personale che annovera, oltre Lezioni di Piano, i più recenti Passioni e Lenòr. Appena concluso l’allestimento di un Romeo e Giulietta, per il Teatro Nazionale di Albania, sta collaborando con il Collegium Musicum (Molto rumore per nulla – marzo 11) e con l’ensemble di musica antica di Gioacchino De Padova, Orfeo Fututo (Variazioni sulla follia – giugno 2011).
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