Brindisi, 17/08/2011

Smaltimento rifiuti, Giunta (IdV) chiede l'intervento dell'Ass. Nicastro

La gestione degli impianti di smaltimento dei rifiuti urbani del Comune di Brindisi sono caratterizzate da troppo tempo da vicende poco chiare che forse meritano un adeguato e definitivo intervento da parte dell'assessore regionale all'ambiente dr. Nicastro considerato che i provvedimenti autorizzativi che riguardano sia la discarica comunale di Autigno che l'impianto di selezione, biostabilizzazione e produzione di CDR, nuovo e mai utilizzato da oltre dieci anni, hanno entrambi una Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Puglia.
Non si comprende infatti:
a) per quale motivo l'ufficio AIA dell'assessorato regionale all'ambiente non sia stato opportunamente coinvolto nei vari procedimenti che hanno visto intervenire, per la discarica di Autigno, la provincia di Brindisi che di fatto ha ignorato con una serie di ordinanze presidenziali quanto previsto nell'autorizzazione regionale AIA n.374 del 2008. In particolare con l'ultima ordinanza n.91 del 12 agosto 2011, su richiesta del Comune di Brindisi, ha disposto che:
- il comune di Brindisi potrà abbancare, in sopraelevazione di 2 metri rispetto alla quota massima prevista nell'autorizzata dalla regione, i rifiuti che giornalmente sono conferiti dai comuni del bacino per lo smaltimento (senza alcun pretrattamento come la legge invece impone);
- tutti i Comuni della Provincia di Brindisi sono autorizzati a conferire allo smaltimento in discarica la frazione umida raccolta in forma differenziata con il codice cer 20.01.08, codice non presente tra quelli autorizzati con l’AIA 374/2008
b) se corrisponde al vero quanto riportato nella relazione che il dirigente comunale ha inviato il 27 luglio scorso all'attenzione del Presidente del Consiglio comunale di Brindisi, e da questo girato ai capigruppo consiliari, a riguardo del fatto che l'impianto comunale di selezione, biostabilizzazione e produzione di CDR è inutilizzato e quindi non è in esercizio a causa dell'inspiegabile ritardo con cui la Regione ha rilasciato l'autorizzazione AIA tanto da far rischiare lo stesso comune di Brindisi a dover restituire tutti i finanziamenti che la comunità europea (venti milioni di euro?) - ben oltre dieci anni fa - ha elargito nei confronti del Comune.

Sulle questioni appena accennate, il sottoscritto in qualità di Consigliere Comunale dell’IDV chiede all’assessore regionale dr. Nicastro i dovuti chiarimenti.

COMUNICATO STAMPA ANTONIO GIUNTA - CONSIGLIERE COMUNALE ITALIA DEI VALORI