Brindisi, 25/08/2011
Manifestazione per il diritto al lavoro e alla salute
La Funzione Pubblica CGIL è stata antesignana nel prevedere che i provvedimenti assunti dalla ASL BR volti a revocare il rapporto di lavoro di professionisti sanitari (medici, fisioterapisti, psicologi, sociologi, ecc), a seguito della sentenza della Corte Costituzionale sui processi di stabilizzazione (L.R. Puglia 40/2007 e L.R. 4/2010), che li ha dichiarati illegittimi e soprattutto l’assenza di soluzioni alternative al mantenimento dei livelli occupazionali, avrebbe messo in ginocchio l’intero sistema sanitario territoriale, che non sarà in grado di poter assicurare i LEA.
Non è un caso, infatti, che in data odierna (25.8.’11) i LAVORATORI interessati e i PAZIENTI (numerosi e soprattutto affetti da gravi patologie tumorali e respiratorie) hanno deciso spontaneamente di rompere gli indugi, manifestando presso la sede amministrativa della ASL BR il loro “DOLORE” per la grave situazione in premessa evidenziata, che si ripercuote sulla loro pelle.
La risposta della Funzione Pubblica CGIL ovviamente non si è fatta attendere, decidendo di mobilitarsi assieme ai Lavoratori e ai Cittadini, in difesa dei loro diritti inalienabili e universali, nella convinzione del ruolo fondamentale che ha il servizio sanitario pubblico.
O forse il Servizio Sanitario Pubblico nella nostra provincia è destinato a morire dopo lenta agonia, così come il diritto costituzionale dei Cittadini alle cure migliori possibili?
Servono interventi urgenti e risolutivi, capaci di dare continuità lavorativa ai dipendenti e ai servizi sanitari, anche per contrastare concretamente come Regione Puglia, con idonee politiche gestionali, le decisioni Governative, adottate con la lunga sequela di manovre economiche (l’ultima che sta per determinarsi sarà la peggiore in assoluto) che penalizzano proprio i lavoratori dipendenti, i Pensionati e il sistema di protezione sociale, invece di colpire gli evasori fiscali, i grandi patrimoni, le rendite finanziarie, ecc.
A parere della scrivente Organizzazione Sindacale la soluzione che potrebbe essere adottata immediatamente dalla ASL BR per dare – si ribadisce - continuità lavorativa ai dipendenti e ai servizi, nelle more delle decisioni che dovrebbero essere intraprese in tal senso (Tremonti permettendo) al previsto tavolo tecnico dai Governi Nazionale e Regionale, è il ricorso all’attuale normativa; in particolare con l’art. 1 e l’art. 5 comma 4 bis del predetto D.lgs. n°368/2001 come riformato dalla legge 24.12.2007, n° 247, ammette la stipula e/o proroga di contratti “in deroga assistita”, oltre i 36 mesi, con l’assistenza di rappresentanti sindacali presso la Direzione Provinciale del Lavoro.
COMUNICATO STAMPA FP CGIL BRINDISI
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