Brindisi, 26/08/2011
Manovra: domani Ferrero presenta le proposte di PRC/FdS
Sabato 27 Agosto a Brindisi, alle ore 10,00, l'on. Paolo Ferrero già Ministro della Solidarietà Sociale nella scorsa legislatura terrà una conferenza stampa c/o il locale di
Via Conserva 46 (di fronte alla Caritas) per illustrare le 5 proposte del PRC/FdS per una manovra alternativa, pieno sostegno alla CGIL e adesione allo sciopero generale del 6 settembre.
Sostiene Ferrero: “Quella varata dal governo Berlusconi, sotto dettatura dalla Bce e dalla Germania, non è solo
una manovra economica. E' una grande rivoluzione conservatrice che usa il potere dello stato per stravolgere i
rapporti tra le classi sociali e uscire dal compromesso democratico che ha caratterizzato il secondo
dopoguerra.
Nella manovra si privatizza tutto il possibile e si demolisce il welfare. Nessuno capirà più perché bisogna
pagare le tasse ad uno stato che non ti da nulla in cambio o che ti obbliga a pagare una altra volta i servizi
attraverso le tariffe.
Nella manovra si accoglie in pieno la richiesta della Fiat di demolire il contratto nazionale di lavoro aprendo la
strada ad una pesantissima ulteriore riduzione salariale e frantumazione della classe.
Nella manovra si attaccano in modo pesante i lavoratori pubblici, si aumenta l'età per andare in pensione,
soprattutto per le donne ma non solo.
Nella manovra si demolisce il sistema delle autonomie locali e delle regioni e si usa la polemica contro la casta
per tagliare la democrazia nel paese.
Nella manovra si modificherà la Costituzione per rendere eterne le politiche neoliberiste che sono già state
costituzionalizzate a livello europeo. Parallelamente non si toccano i ricchi, quel decimo che possiede la metà
della ricchezza italiana, non si tocca l'evasione fiscale e non si prende nessuna misura contro la speculazione
finanziaria, nemmeno col divieto di vendita allo scoperto che altri paesi europei applicano normalmente.
Una manovra ingiusta, recessiva, che non colpisce la speculazione e che scardina la democrazia del paese.
Contro questa manovra occorre costruire il massimo di opposizione possibile.
Per essere efficaci non basterà però pronunciarsi contro i tagli. Infatti la manovra è stata costruita e giustificata
in nome dell'emergenza e della necessità di battere la crisi e la speculazione. In assenza di una spiegazione
generale diversa, è molto probabile che le singole persone siano contrarie alla manovra ma che poi pensino
non ci sia null'altro da fare perché "i mercati hanno deciso così", "l'Europa ha deciso così", ecc. Vi è cioè una
ideologia dominante - condivisa da quasi tutto l'arco politico e dai mezzi di comunicazione di massa - che deve
essere messa in discussione pena l'inefficacia della nostra azione politica.”
Per noi lo sciopero generale del 6 è solo la prima tappa della mobilitazione popolare per cambiare
manovra e cacciare il governo dei padroni e dei banchieri.
La sinistra è quella che lotta contro il governo, non solo a chiacchiere ma con i fatti”.
COMUNICATO STAMPA RC/FDS
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