Latiano, 28/08/2011
Barocco Festival: Stockholm Bar al Chiostro di Cotrino
Un elemento di conferma del carattere internazionale espresso da questa XIV edizione del Barocco Festival è fornito dal concerto di domani, lunedì 29 agosto, a Latiano, all’interno del Chiostro cistercense di Cotrino, alle ore 21. Si esibirà l’ensemble Stockholm Bar, proveniente dalla Svezia, in “Capriccio Stravagante. Musiche dal Nord e dal Sud dell’Europa”.
L’ensemble Stockholm Bar è formata da Antonio Giummarella, flauti dolci e direzione, Catalina Langborn, violino primo, Johannes Jacobsson, violino secondo, Andrea Ravandoni, viola, Magnus Malmros, violoncello, Tomas Gertonsson, contrabbasso, Jonas Nordberg, tiorba e chitarra, Mayumi Kamata, clavicembalo.
Il concerto a Latiano ci conferma – come dichiarato dal musicologo Giovanni Tasso- che il Barocco si diffuse in ogni parte d’Europa, dalle principali città della Penisola Iberica alla remota San Pietroburgo, concretizzandosi non di rado nella nascita di una vera e propria “scuola nazionale.
A parere di Tasso “oggi nessuno potrebbe affermare di conoscere davvero il repertorio barocco senza aver ascoltato Dido and Aeneas dell’inglese Henry Purcell, i lavori sacri del boemo Jan Dismas Zelenka – alfiere di uno stile ancora in gran parte da riscoprire – e i Concertini armonici del conte olandese Unico Wilhelm van Wassenaer, talmente belli da essere stati attribuiti per molti anni a un big del calibro di Giovanni Battista Pergolesi”.
Il concerto a Latiano dell’ensemble Stockholm Bar’ ci conduce in Svezia, nazione che sotto gli aspetti politici e militari si era messa in grande evidenza nel corso della Guerra dei Trent’Anni, ma che in “ambito musicale- afferma Giovanni Tasso, responsabile del coordinamento musicologico del Barocco Festival- dovette pagare il dazio della sua posizione periferica fino all’affermazione di Wilhelm Stenhammar (1871-1927). Prima di lui l’esponente di maggior spicco della musica svedese fu Johan Elmich Roman, di cui ci viene proposta una bella sonata a tre. Roman ebbe la possibilità di familiarizzarsi con gli stili più in voga dell’epoca grazie a un soggiorno di sei anni a Londra, dove conobbe Christoph Pepusch e Attilio Ariosti, compositore bolognese che nei primi due decenni del XVIII secolo si impose nel panorama teatrale della capitale inglese, dando molto filo da torcere anche a Giovanni Battista Bononcini e Händel”.
Questo, nel dettaglio, il programma della serata: Marco Uccellini (1603 - 1680), sinfonia la Virmingarda, sinfonia la Stucharda, da Sinfonie boscareccie Op 8; Johan Helmich Roman (1694 -1758), sonata a 3 in Mi minore; Carlo Farina (1600 – 1640), Capriccio Stravagante, La Lira, Il Piferino, Lira variata, Qui se bate con il legno del archetto sopra le corde, La trombetta, Il Clarino,
Die Heerpaucken, La Gallina, Il Gallo, Il flautino, pian piano, Il tremolo, Fiferino della Soldatesca, il Tamburo, Il Gatto, Il Cane, La Chitarra Spagnola; Andrea Falconieri (1586 – 1656), Passacaglia, ciaccona, follia da Il Libro Primo di Canzoni, Sinfonie; Domenico Sarro (1679 – 1744), Concerto in la minore per flauto, 2 violini, viola e b c. (Dai 24 concerti del manoscritto di Napoli 1725); Antonio Vivaldi (1678 – 1741), concerto in Do magg. per flautino archi e bc Rv 444, Allegro non molto, Largo, Allegro Molto.
L’ingresso è libero.
COMUNICATO STAMPA BAROCCO FESTIVAL
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