Brindisi, 31/08/2011
Incidente mortale, Fai Cisl: "debellare il caporalato"
In riferimento al grave incidente avvenuto all’alba di questa mattina nel tratto tarantino della statale 106 jonica, che ha visto coinvolti diversi veicoli tra cui un pulmino di braccianti agricoli della nostra provincia e dove si è verificata una strage con 3 morti e 12 feriti, la Fai Cisl di Brindisi esprime profondo cordoglio a tutte le famiglie delle vittime coinvolte ed in particolare alla famiglia della bracciante agricola di Villa Castelli (BR) che è deceduta.
E’ evidente che l’incidente è stato causato da negligenze e gravi disattenzioni degli autisti dei mezzi coinvolti, starà alle forze dell’ordine stabilire le responsabilità per l’accaduto, e non compete certamente a noi fare ipotesi stravaganti sull’incidente a poche ore dall’accaduto.
E’ evidente pure che un pulmino con 13 braccianti agricoli a bordo e in giro a quell’ora, si sa molto bene che era diretto verso i luoghi di lavoro abitudinari da queste parti.
Il Segretario Generale della Fai Cisl di Brindisi, Teodosio Quartulli, ha dichiarato: “ Il ricorso a questi pulmini d’occasione stracarichi di lavoratrici e lavoratori, molte volte oltre il numero legale consentito dal mezzo, avviene per la grave assenza di un piano regionale di trasporto pubblico a cui le attuali istituzioni pubbliche regionali non hanno ancora provveduto, nonostante le tante dichiarazioni sbandierate in molte occasioni, come potrà essere anche questa, per poi dimenticarsene quando sarà passato il clamore del fatto contingente.
Se poi dobbiamo pensare anche che la gestione organizzata dei pulmini attiene a fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ( c.d. caporalato ) ebbene forse è il momento di mettere in pista la recente normativa, D.L. 138/2011 articolo 12, già in vigore dal 14 agosto scorso e che potrebbe debellare alla radice questi fenomeni di sfruttamento immorali dei lavoratori, laddove prevede anche la reclusione da 5 a 8 anni per i soggetti interessati.
Quindi è evidente che è quantomeno urgente ed indifferibile il varo in tempi brevi del piano regionale di trasporto pubblico per questo tipo di lavorazioni agricole migranti, per fare in modo di non vanificare l’impegno delle forze dell’ordine in merito all’applicazione della nuova legge già vigente contro il caporalato. “
COMUNICATO STAMPA FAI CISL BRINDISI
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