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Brindisi, Rinascita Civica e Circolo Valletta chiedono la fruizione dell'Oasi del Cillarese



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Brindisi, 08/10/2011

Rinascita Civica e Circolo Valletta chiedono la fruizione dell'Oasi del Cillarese

Di seguito riportiamo una lettera aperta inviata da Rinascita Civica Brindisina al presidente ASI Marcello Rollo per richiedere la fruizione dell'Oasi dell'invaso del Cillarese.

Egregio signor Rollo, tutta la cittadinanza è stata in qualche modo raggiunta dalla vasta eco di stampa susseguente alla Sua nomina a capo del consorzio ASI, tra cui anche le scriventi associazioni. Vorremmo, pertanto, approfittare della Sua recente investitura ai vertici del suddetto ente per rappresentarLe una richiesta condivisa da gran parte della nostra comunità, più volte espressa ma sempre ignorata, come se si chiedesse la proverbiale "luna nel pozzo".
Il consorzio ASI gestisce, come Lei certamente ben conosce, l'area dell'invaso del Cillarese, una zona di incommensurabile bellezza che stagionalmente si popola di varie specie ornitologiche migranti e, per tale ragione, ben nota e apprezzata dai naturalisti dell'intera regione. Si tratta di un'area che pochi brindisini hanno avuto modo di visitare e che alcuni hanno visto solo dalle finestre dell'ospedale Perrino o da un treno in corsa.
Questa zona è recintata e chiusa al pubblico. Al lungolago non si può accedere a causa di un cancello sempre sbarrato per i presunti motivi di sicurezza indicati da un cartello (pericoli di frana ed annegamento, presenza di rettili etc.) tuttavia, pare, che i proprietari e/o conduttori dei terreni agricoli insistenti sul bacino in questione vi accedano regolarmente. I naturalisti brindisini si debbono, dunque, privare di quell'incantevole vista, di piacevoli escursioni a piedi o in bicicletta.
Non comprendiamo per quale motivo vi debba essere su questo punto una sorta di chiusura totale e non si possa ricercare, con il concorso delle associazioni di protezione ambientale tutte, una soluzione per conciliare la la tutela di quell'ecosistema, la sicurezza dei visitatori e la giusta aspirazione dei cittadini a fruire responsabilmente di quell'area, apprezzandone le bellezze naturali. Facciamo presente, come in altre precedenti circostanze, che, nel mentre si priva i cittadini di questa possibilità, nella zona non si svolge adeguata vigilanza per prevenire e reprimere il fenomeno delle discariche abusive: questo ci pare un fatto paradossale.
Peraltro, negli scorsi anni, da semplici osservatori, abbiamo registrato all'interno del corpo idrico "strane" morie di pesci, le quali potrebbero essere forse il segno di un non ottimale stato di salute di quelle acque, che chiediamo in questa sede di monitorare costantemente, rendendo pubblici i relativi dati. Inoltre, a proposito di morie di pesci, in passato, come forse ricorderà, abbiamo espresso più volte pubblicamente forte disappunto per il fenomeno della grande quantita di carpe rilasciata in mare in occasione dell'apertura delle chiuse del bacino, pesci destinati a morte certa entrando a contatto con l'acqua salata del mare.
Alla luce di quanto esposto in questa sede, chiediamo, pertanto, l'apertura al pubblico dell'oasi almeno nel fine settimana, onde consentire a tutti di poter fruire della bellezza di quel paradiso "proibito" almeno nelle giornate di sabato e domenica.
Ai cittadini, singoli ed organizzati, spetta fare la proposta, che si spera, questa volta a differenza di quanto accaduto in precedenza, venga almeno esaminata e degnata di una risposta diretta. Alle istituzioni, che per definizione dovrebbero perseguire il pubblico interesse, toccherebbe invece individuare soluzioni contemperanti le varie esigenze suindicate, stabilendo le modalità di fruizione.
Ricordiamo ancora una volta che le aree verdi pubbliche, che sono state sempre considerate dalle nostre amministrazioni locali solo come un centro di costo ed una sorta di "patata bollente", sono indicatrici della qualità della vita di un territorio, oltre ad essere parte integrante di quel nuovo modello di sviluppo di cui, dopo decenni di devastazioni ambientali, il nostro territorio ha necessariamente bisogno.
Ci auguriamo che questa volta il nostro appello non cada nel vuoto, come è successo in altre occasioni. Come associazioni, Le chiediamo un incontro per mettere a fuoco de visu le problematiche qui affrontate. Distinti saluti.

Rinascita Civica Brindisina
Circolo "Daniele Valletta" Brindisi






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