Brindisi, 08/10/2011

Donazione di sangue: le precisazioni del Dott. Cucci

Nei giorni scorsi ingiuste accuse sono state indirizzate al Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (S.I.M.T.) di Brindisi, il cui direttore è il dr. Francesco Cucci, dopo è stata annullata una raccolta sangue al rione Bozzano di Brindisi, presso la parrocchia “San Giustino de Jacobis”.
Solo per ristabilire la verità dei fatti è opportuno evidenziare alcune circostanze. I locali di quella parrocchia non possiedono la certificazione necessaria per rendere possibile tale raccolta. L’indicazione di quella sede è stata comunicata al SIMT soltanto qualche giorno prima della data di raccolta. Il SIMT non ha alcun interesse ad ostacolare le donazioni di sangue, semmai è vero il contrario come confermano i sempre lusinghieri risultati ottenuti in questi decenni e l’opera di sensibilizzazione compiuta, proprio in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato, nei confronti dei cittadini. E’ pure vero che il proficuo slancio solidale dei volontari andrebbe sempre sostenuto e mai imbrigliato in regole e adempimenti da rispettare ma è altrettanto vero e assolutamente necessario che chi, come il SIMT, ha l’obbligo di attendersi scrupolosamente a regole certe chieda agli altri lo sforzo alla comprensione del ruolo e delle responsabilità che attiene a ciascuno.
Altro particolare: nella stessa giornata era stata programmata un’altra raccolta sangue a Brindisi, mediante l’associazione Frates, nella parrocchia di Sant’Elia, quest’ultima in possesso della necessaria certificazione. Sarebbe stato opportuno, proprio nello spirito di collaborazione che deve contraddistinguere sempre i soggetti che operano nel volontariato, unire gli sforzi delle due associazioni (Avis e Frates) e indicare quale unico centro di raccolta la parrocchia di Sant’Elia. Il sostanza il luogo di donazione sarebbe stato comune alle due associazioni ma ogni donatore avrebbe dichiarato la scelta dell’associazione. Questa è una delle tre possibili soluzioni proposte all’Avis tramite lettera a firma del dr. Cucci il 23 settembre scorso.
Tra le regole imposte all’Asl e al SIMT c’è anche l’obbligo di rispettare quanto disposto dalla Regione Puglia circa l’abbattimento del 50% del costo delle prestazioni aggiuntive nel 2011 rispetto all’anno precedente ed è da ricordare che una minore spesa di registra quando la raccolta viene svolta nel SIMT dove si può ricorrere al personale (medico, tecnico, infermiere) reperibile senza utilizzare inoltre neppure l’autista e il personale OTA necessari nell’altra scelta. Ciò nonostante, ovviamente, la disponibilità alla raccolte esterne al SIMT non solo è ampia ma è anzi sostenuta con convinzione. Si tenga inoltre in considerazione che, come reso noto dalla Regione Puglia, tutte le raccolte con un numero inferiore a 25 sacche non sono più remunerate al personale utilizzato.
Chi paga? L’Avis ha uno “storico” di 17 sacche a raccolta nel 2009 e di 12 nel 2010. Si chiede soltanto di unire gli sforzi affinché il risultato sia il migliore possibile. Effettuare le raccolte in locali già certificati, al fine di evitare responsabilità al SITM e garantire maggiormente i donatori, e unire, quanto più possibile, gli sforzi sinergici di tutte le associazioni. L’auspicio è che questo chiarimento ponga fine alle eventuali incomprensioni, contribuisca a ristabilire la verità dei fatti e dia slancio e vigore ad altre e più proficue donazioni. Ai donatori e alle Associazioni che li rappresentano vanno indirizzati, come ha già fatto il dr. Cucci nella lettera all’Avis del 23 settembre, i ringraziamenti e la gratitudine nel non fare mai mancare la sicura e fattiva collaborazione.

COMUNICATO STAMPA DOTTOR FRANCESCO CUCCI – DIRETTORE S.I.M.T.