Brindisi, 12/10/2011
Sanità, Epifani: "dialogo e collaborazione per evitare il collasso"
“Ieri nella seduta della III Commissione consiliare i Direttori generali delle ASL delle province di Brindisi, Barletta, Lecce e Taranto hanno ribadito a gran voce e all'unisono la situazione di precarietà e paralisi in cui versa la sanità pugliese a causa della carenza dell'organico, dovuta al blocco del turn-over e alla conseguente impossibilità di procedere a nuove assunzioni”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale del PD, Giovanni Epifani.
“La sanità – sottolinea Epifani – sta vivendo un momento critico che rischia di provocare una paralisi generale dell'intero sistema, perché il personale in servizio, per la necessità di sopperire alla mancanza di risorse, è costretto a svolgere turni di lavoro gravosi e a subire un forte accumulo di stress che conduce all'impossibilità di assolvere anche ai minimi ed essenziali livelli di assistenza, pregiudicando così la qualità del servizio a danno della salute dei cittadini”.
“I Direttori delle ASL ieri in commissione – ribadisce l’esponente del PD - hanno manifestato la necessità di ottenere le deroghe necessarie per lo sblocco del turn-over e per procedere a nuove assunzioni e che inoltre la Regione stessa si impegni a trovare le soluzioni più adeguate per mantenere in servizio tutti gli operatori sanitari colpiti dalla sentenza della Corte Costituzionale che aveva revocato numerosi contratti, anche perché si tratta di personale che in tanti anni di lavoro ha acquisito una notevole esperienza”.
“Il mio auspicio – conclude Epifani – è che in questo momento delicato e di grave difficoltà tutti gli operatori della sanità, i Direttori e i responsabili governativi riescano a dialogare insieme e siano più disponibili al confronto e alla collaborazione, per evitare quella che sarebbe la conseguenza naturale di questa situazione e cioè il collasso generale della sanità in Puglia che renderebbe vano ed inutile anche il piano di riordino sanitario già in corso, con un ulteriore aggravio di costi per le casse della Regione Puglia, in quanto aumenterebbe il numero dei cittadini che per curarsi si rivolgerebbe in strutture fuori regione”.
COMUNICATO SERVIZIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE
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