Brindisi, 14/10/2011

Brigante (Pd): "quale sviluppo per Brindisi?"

Le dichiarazioni del neo eletto presidente ASI, Marcello Rollo, hanno messo il dito in una ferita mai riparata. L'incomunicabilità tra le istituzioni e gli enti preposti per uno studio e la realizzazione di un piano di investimenti e sviluppo del nostro territorio.

In questi anni abbiamo assistito alla incapacità del Comune di Brindisi, dell'Autorità Portuale e della stessa ASI unitamente agli altri attori che incidono con la loro presenza sul porto e sull'area induustriale di mettere a punto un piano strategico che possa avere una visione comune del tipo di sviluppo del nostro territorio e quindi degli investimenti da realizzare.
Oggi viviamo una crisi profonda dal punto di vista della crescita economica e quindi di quella produttiva che si traduce in una più fotre precarietà del tessuto sociale, economico ed imprenditoriale.
Il nuovo piano regolatore del comune di Brindisi aveva dato una speranza nel tentativo di mettere insieme una serie di idee programmatiche che messe in rete, sinergicamente, avrebbero dovuto dare risposte concrete ad anni di immobilismo da parte dell'autorità portuale.
Il nostro porto da sempre pensato come vero volano di sviluppo, negli anni si è trasformato in un fallimento totale fino a renderlo non competitivo, nonostante la posizione stretegica nel mar mediterraneo, a livello internazionale. L'assenza di una amministrazione politica e non commissariale potrà determinare difficoltà, ritardi e blocchi nell'avviare un serrato confronto con chi dovrà governare gli eventi ed è per questo che la futura amministrazione comunale non potrà perdere tempo.

Il Sindaco che verrà non potrà essere improvvisato, senza esperienza amministrativa e soprattutto senza conoscenza e rapporti tali, da far accumalare altri ritardi. Il nostro territorio non potrà permetterselo.
La scelta dei partiti del centro sinistra unitamente ai movimenti sul nome del nuovo candidato dovrà , a mio avviso, tener presente tali prerogative.

Bisogna ricucire i rapporti tra le istituzioni locali, regionali e nazionali, bisogna aprire ad un tavolo di intesa con le organizzazioni sindacali e del mondo produttivo.
E' necessario una nuova stagione di fiducia ed operatività senza perdere altro tempo in sogni e chiacchiere.
E' il tempo del fare.

Salvatore Brigante
Partito Democratico - Brindisi