Brindisi, 26/10/2011
Insegnante potentina arrestata per concussione
Stamatti a Potenza, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brindisi, con il supporto dei colleghi del luogo, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi nei confronti di Rachele Gemma Calandriello, 49 anni, di professione insegnante. L'arresto rientra nell’ambito del procedimento penale originato dalle indagini a carico del genetista Cosimo Barletta, tratto in arresto il 22 giugno scorso dopo che le indagini condotte dal procuratore Giuseppe De Nozza, avevano fatto emergere che l'uomo aveva tentato di estorcere 50.000 euro sotto la minaccia velata di rendere sfavorevole una perizia.
A carico della Calandriello sono emersi "inequivocabili e gravi indizi di colpevolezza" in quanto la donna, qualificatasi come una collaboratrice del dottor Barletta, aveva indotto la vittima ad accordarsi con il CTU per garantirle il buon esito della perizia.
La Calandriello, ritenuta responsabile del reato continuato di concussione, in concorso con il dottor Barletta è stata posta agli arresti domiciliari.
Nel corso delle attività odierne i Carabinieri hanno effettuato ulteriori perquisizioni nel corso delle quali è stata rinvenuta varia documentazione ritenuta utile al prosieguo delle indagini ed all’accertamento di ulteriori eventuali responsabilità.
Aggiornamento al 24 gennaio 2015
A seguito di comunicazione pervenuta dal legale della Signora Calandriello, specifichiamo che in questa pagina (http://www.brundisium.net/notizienew/shownotiziaonline.asp?id=48669) segue il puntuale e tempestivo aggiornamento processuale della vicenda.
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