Brindisi, 28/10/2011
Isole ecologiche: Piero Gioia si inserisce nella polemica Albano-Mevoli
In seguito alla notizia del confronto pubblico tra l’Ex Assessore all’Ecologia Cesare MEVOLI (PDL) e l’Ex Consigliere Comunale Vincenzo ALBANO (PD) in riferimento alle cd. “Isole Ecologiche” a scomparsa, non posso evitare di intervenire, in quanto persona interessata sui fatti.
Il Sig. MEVOLI ha dichiarato: “… la gara dell’ATO, assegnata ad InnovAmbiente, è stata revocata stante la mancanza di capacità operativa della stessa ad assumere l’incarico, soprattutto alla luce dei disastri compiuti in Città alla fine del suo mandato, coincidente con il mio insediamento……..”.-
Nel periodo di mandato del Sig. MEVOLI, quale assessore della Giunta MENNITTI, io ricoprivo l’incarico di Responsabile dei Servizi per conto della InnovAmbiente e, pertanto, ero legittimato a presiedere agli incontri tra Ente Comune e Società. Ero, altresì, Responsabile dei Servizi nel precedente mandato della Giunta MENNITTI, allorquando l’incarico assessorile veniva ricoperto dal Dottor D’AUTILIA, sempre del PDL, quindi in una logica di continuità amministrativa, salvo non si vogliano rinegare sette anni di amministrazione comunale.
Sia per il primo mandato, che per il secondo mandato della Giunta MENNITTI, sino all’anno 2009, il Dirigente di Ripartizione risultava essere tal Ingegner Francesco DI LIVERANO, quindi anche la continuità tecnica ed operativa c'era.
Pertanto l’Ex Assessore MEVOLI poteva usufruire di tutti gli elementi possibili ed immaginabili, se avesse voluto veramente cimentarsi in una seria e corretta guida dell'assessorato ricoperto.
In merito, poi, alla mancata assegnazione dei servizi dell’ATO, l’ex Assessore è ben consapevole che non è andata proprio come egli asserisce. Infatti, è ancora in corso il processo nel quale InnovAmbiente ha chiesto all’ATO BR/1, nel quale fa parte il Comune di Brindisi un risarcimento di circa 43.000.000,00 di euro.
Relativamente alle Isole Ecologiche ed all’attivazione dell’Impianto CdR, l’EX Assessore MEVOLI dimentica che la Società Innovambiente ed io personalmente presentammo delle proposte operative e di “recupero” delle strutture in questione (il Dirigente era sempre l’Ingegner DI LIVERANO). In quella occasione, per incentivare la percentuale della Raccolta Differenziata (che, con InnovAmbiente ci vedeva piazzati al 70° posto della classifica nazionale e non al 90° del 2010 con la MONTECO) si propose di avviare il servizio di raccolta della Frazione Organica presso le attività Marcatali e Ristorative (la formalizzazione presso l’ufficio protocollo dell’Ente Comune ne indica la data certa di presentazione della proposta tecnico-operativa).
Occorre richiamare alla memoria dell’Ex Assessore che, in quel periodo, un affidamento supplementare agli obblighi imposti dal canone sarebbe risultato essenziale per la Società InnovAmbiente, costretta ad effettuare un servizio in perdita (è noto perché apparso sulla stampa che non vi fosse corrispondenza tra la richiesta di prestazione del servizio ed investimenti con il riconoscimento economico – successivamente, in merito, una sentenza emanata dal Consiglio di Stato (n° 01969/2011 del 31.3.2011) ne ha riconosciuto la “Illegittima Imposizione”, quindi la legittimità delle rivendicazioni dell’InnovAmbiente). In verdetto è giunto quando Innovambiente, seppur in possesso dei requisiti che MONTECO s.r.l. non ha, era stata messa nelle condizioni economiche di desistere dal difendere una commessa.
Ma allora non era ancora entrata in vigore la “pratica degli affidamenti diretti”, che dal 2010 in poi è esplosa, considerato che MONTECO s.r.l. ha direttamente ricevuto: 1) l’incarico dei servizi di Igiene Urbana; 2) l’incarico per la bonifica dell’area di SBITRI; 3) il servizio di trasporto dei rifiuti fuori provincia; 4) l’incarico di manutenzione e guardiania dell’Impianto CdR; ecc., ecc.
Certo, se in quel breve periodo (Giugno 2009 – Febbraio 2010) l’Ex Assessore avesse adottato tutte quelle “accortezze” che sono state adottate per MONTECO s.r.l. forse … la contestata capacità operativa della Innovambiente ad assumere l’incarico ... ed i disastri compiuti in Città ...” sarebbero venuti meno.
Misteriosamente, ai tempi della InnovAmbiente, non solo il canone non risultava congruo e legittimo, ma anche i controlli comunali si traducevano in vero e proprio salasso economico per via delle penalità che venivano comminate a seguito di carenze quali : mezzi – attrezzature – mancato spezzamento – mancato taglio erba – ecc…ecc…-
Ora, invece, alla MONTECO tutto è concesso, a partire dalla sede dove opera che risulta non agibile e non a norma di legge per poi sfociare nel non rispetto di quanto previsto dal Capitolato Speciale di Appalto, anzi pare venga riconosciuta ripetutamente una “premialità”.
L’Ex Assessore Mevoli, anche ora che non ha più l'incarico comunale, assurge a pubblico paladino – difensore, anziché controllore – talvolta sembra l'addetto stampa televisivo della società MONTECO e il promotore di iniziative, come con l'associazione FARE VERDE, storicamente legata allo stesso MEVOLI per motivi pubblicamente rilevabili.
Infine, come dimenticare le pubbliche affermazioni sui lavoratori, accusati di essere super pagati – in soprannumero – talvolta scansafatiche e poco di buono. Dichiarazioni che hanno ingenerato un clima di tensione e di confusione generalizzata.
Quel clima di tensione che, sarà un caso, in occasione di ogni notizia negativa (quale ad esempio : sentenze del Consiglio di Stato – accertamenti di inagibilità dei capannoni – affidamenti diretti contestati al TAR, che condannava il Comune - ed altro) sfociava in mastodontiche azioni d’urto (quali ad esempio: l’operazione PACUCCI – l’operazione ESCALESCION – l’auto incendiata ad un Autista della MONTECO s.r.l., pubblicizzata per una settimana (in quei giorni è stata data alle fiamme l’auto di un direttore di azienda ed è stato fatto solo un trafiletto) – ed altro.
Speriamo che la presente nota non ingeneri altre “disgrazie” alle persone normali, le quali non godono di “potenti” di riferimento.
PIERO GIOIA
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