Brindisi, 28/10/2011
Vicenda rifiuti: le precisazioni dell'Amministrazione Comunale
Sono doverose delle informazioni sulla complessa vicenda della gestione del ciclo dei rifiuti, su cui si è soffermata la stampa.
La scelta di indire la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta per un periodo di due anni riviene dalla decisione dell’ATO BR/1 che, in vista dell’attivazione del servizio con un gestore unico, autorizzò iniziative limitate nel tempo da parte di ciascun Ente.
Il Comune, quindi, bandì una gara per un periodo di due anni, risultata deserta. In seguito venne attivata procedura negoziata con tre ditte nella quale solo MONTECO manifestò interesse. La Giunta Comunale, comunque, procedette all’affidamento diretto in favore di MONTECO sulla base, come si evince dagli atti, della sussistente iscrizione della Società all’Albo Nazionale dei Gestori ambientali per classi e categorie superiori a quelle necessarie per un Comune come Brindisi.
L’affidamento venne impugnato dalla ditta ECOTECNICA, esclusa dalla gara per pregresse inadempienze, lamentando anche l’assenza di alcuni requisiti in capo alla MONTECO.
Da ultimo, all’esito del contenzioso, il Consiglio di Stato ha annullato il deliberato affidamento per il solo motivo dell’esclusione di ECOTECNICA e, in pari tempo, non ha accolto la richiesta di danni avanzata da quest’ultima Società.
Il Comune si è conformato alla sentenza del Consiglio di Stato ed ha previsto una nuova gara a condizioni sostanzialmente analoghe a quelle del procedimento annullato, e questo per consentire alla ditta ECOTECNICA di partecipare.
Sono state apportate al Capitolato di gara soltanto alcune modifiche tecniche per perfezionare il precedente bando e per consentire una più ampia partecipazione. Sono in tal senso: l’esperienza pregressa annuale in luogo di quella triennale; la riduzione della popolazione perché Brindisi non ha 90.000 abitanti; la previsione del GPS sui mezzi per monitorare e controllare quelli in servizio; la richiesta della certificazione di qualità senza indicazione di anno perché la stessa è stata oggetto di ripetute revisioni; la fissazione di una data di riferimento per sottendere un basso grado di vetustà dei mezzi da impiegare; la riduzione del tempo per avere la disponibilità dei mezzi, al fine di garantire la continuità del servizio, onerando in tal senso i partecipanti.
La Società ECOTECNICA, tuttavia, ha proposto ricorso al Giudice amministrativo, avverso l’affidamento provvisorio alla MONTECO nel frattempo intervenuto e la Delibera Commissariale di indizione del nuovo esperimento, ribadendo la propria richiesta risarcitoria. Il TAR ha però respinto l’istanza di sospensiva considerando, evidentemente, che il provvedimento Commissariale di indizione della nuova gara consentiva la partecipazione anche di ECOTECNICA.
Sono questi i presupposti di fatto e di diritto che sorreggono la gara attuale per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Per ciò che concerne le riferite discordanze sulla quantità di differenziata mensile, è utile chiarire che è il Capitolato Speciale d’Appalto a disciplinare gli standard quantitativi che il gestore del servizio deve conseguire.
Per l’anno in corso l’obiettivo è pari al 32%, con la previsione, per il caso di raccolta differenziata superiore in ciascun mese, di una premialità a fine esercizio, esattamente definita nel suo ammontare.
Di contro, per il mancato raggiungimento sono prescritte penalità.
Nella fase attuale perciò l’unica verifica attiene soltanto il risultato conseguito dal Gestore, e non si procede ad alcun pagamento.
In ordine infine all’ammontare delle quote di differenziata non vi sono dati discordanti, ma solo diverse modalità di calcolo: la comunicazione alla Regione riguarda la quantità di rifiuto “recuperato” negli appositi impianti di trattamento, che è dato ovviamente diverso dalla quantità di rifiuto differenziato raccolto.
Infatti non tutti i rifiuti, sebbene smaltiti dai cittadini in forma differenziata e raccolti dal Gestore con modalità differenziata, concorrono al calcolo delle quantità “recuperate”.
Questi i dati di fatto che si portano all’attenzione.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
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