Mesagne, 29/10/2011
Operazione Dacia: un arresto per estorsione
Gli uomini del Commissariato di Mesagne in collaborazione con gli agenti della Squadra Mobile di Brindisi hanno eseguito questa mattina l’operazione Dacia. In manette è finito Pietro Mingolla, 25enne di Oria, arrestato con l’accusa di estorsione.
Il caso è quello che riguarda il cosiddetto cavallo di ritorno.
Le indagini sono state avviate il 24 ottobre scorso, a seguito della denuncia del titolare di un’azienda di Mesagne, vittima del furto di due trattori agricoli, del valore complessivo di circa 100.000 euro e di un fucile da caccia. Successivamente un dipendente dell’uomo derubato si sarebbe offerto per intervenire come tramite per ritrovare la refurtiva.
Il contatto sarebbe avvenuto quasi immediatamente con una richiesta prima di 8000 euro e in seguito di 6000. La vittima, d’accordo con le forze dell’ordine, aveva effettivamente pagato tale somma, dopo aver però fotocopiato tutte le banconote. Durante lo scambio gli uomini del commissariato di Mesagne sono riusciti ad identificare Mingolla, già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi. Era già stato arrestato, insieme al fratello, a Manduria per un episodio simile. I mezzi sono stati subito rintracciati nelle campagne di Torre Santa Susanna e dopo la perquisizione domiciliare, anche una parte dei soldi: 1500 euro, nascosti nell’auto di Mingolla, una Dacia appunto, da lì il nome dell’operazione, in un mobile della cucina e una restante parte nel portafoglio del padre. Le indagini comunque non sono concluse perché i militari sospettano l’eventuale coinvolgimento di altre persone, almeno 4 o 5 e si cerca ancora il fucile da caccia.
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