Brindisi, 03/11/2011
Blocco Polimeri, Cgil, Cisl, Uil e Ugl: "preoccupa situazione occupazionale"
Alla notizia del blocco di alcuni impianti di Polimeri Europa da parte del CTR (Comitato Tecnico Regionale), con la conseguente “fermata” dell’intero stabilimento petrolchimico di Brindisi, le OO.SS. esprimono forte preoccupazione per quanto ciò comporta sul piano occupazionale: il rischio per la sopravvivenza economica di 2500 lavoratori, quindi 2500 famiglie brindisine. Infatti, questa situazione deve richiamare la responsabilità di tutti i soggetti istituzionali, politici, imprenditoriali, sociali e tecnico-amministrative, rispetto alla tenuta del sistema produttivo, economico e sociale, dell’intera provincia.
Per questi motivi non consentiremo a nessuno di strumentalizzare con ipotetici ricatti occupazionali, quando in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro e quando a rischio c’é la sopravvivenza socio-economica di un intera comunità, la tenuta della convivenza civile.
Per questo tutto il sindacato brindisino esprime un grande allarme per il futuro della nostra economia, alle prese con le crisi nazionali, internazionali ed ora anche con assurde decisioni di organismi tecnici, i quali dovrebbero innanzitutto preservare il funzionamento degli impianti.
Certamente ci sono da chiarire i comportamenti aziendali, poiché risulta estremamente chiaro che se i provvedimenti adottati potrebbero risultare abnormi, altrettanto occorre sottolineare le inadempienze aziendali che hanno portato alle decisioni assunte dal CTR. A questo proposito riteniamo di dover sottolineare tutta la nostra preoccupazione, in riferimento al ruolo che l’ENI vorrà svolgere in futuro nel Petrolchimico di Brindisi.
Nelle prossime ore sarà svolta una assemblea generale dei lavoratori, diretti ed indiretti, al fine di individuare le opportune iniziative a sostegno di questa dura vertenza, iniziative che non potranno non avere il carattere della lotta sindacale.
COMUNICATO STAMPA CGIL, CISL, UIL, UGl
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