Ostuni, 03/11/2011
Sgomberato il Liceo Calamo
Stamane alle 8 gli studenti hanno tentato di occupare simultaneamente i due plessi, in modo pacifico e con forte convinzione. I ragazzi, convinti che oggi più che mai sia necessaria una protesta forte e capillarizzata in tutta la Nazione contro le manovre economiche e le politiche anticrisi che non prevedono un futuro per i giovani, hanno mostrato la loro volontà di andare avanti anche a seguito delle prime due ondate di minacce da parte delle forze dell'ordine nell'una e nell'altra scuola.
Ma la risposta alla ricerca di democrazia e partecipazione reale è la repressione. Gli studenti stavano manifestando pacificamente e sono stati trattati come criminali. Nel Liceo Calamo diverse pattuglie di Finanza, Carabinieri e Polizia sono entrate nella scuola rompendo le catene ai cancelli e costringendo gli studenti, seduti per terra ed abbracciati, allo sgombero minacciando ritorsioni penali e l'arrivo degli antisommossa.
Ma gli studenti del classico, hanno provato a resistere gridando "ci sgomberate, ma non ci fermante", "chiediamo diritti, ci danno polizia è questa la loro democrazia" ed alzando le mani in segno di protesta pacifica. Si è scelto di sgomberare facendo partire un corteo spontaneo per le strade della città che ha mantenuto alto il livello di conflitto ed indignazione verso la repressione attuata, dichiarandola "fascista". Il corteo si è concluso sotto lo Scientifico Pepe per supportare gli altri studenti ancora in occupazione, con l'occupazione della strada antistante il Liceo.
Davanti al Pepe erano schierate tutte la pattuglie delle diverse forze dell'ordine. Queste hanno invitato gli studenti del Calamo a lasciare libero il passaggio e sono entrate nello scientifico. Anche in questo plesso gli studenti sono stati costretti a sgomberare a causa delle minacce delle forze dell'ordine.
Siamo uniti ai ragazzi che oggi in corteo a Roma hanno subito la carica della polizia, è chiaro che il modello dominante è quello di schiacciare le nostre coscienze e spingerci all'obbedienza.
Tutta Italia e tutto il mondo sono uniti di fronte allo sfacelo della democrazia globale causato dall'influenza dei poteri economici e finanziari che però non rappresentano affatto il 99% delle persone. è giusto che la dignità delle persone ed il nostro futuro valgano di più del danaro. State certi che non sarà uno sgombero a fermare le miccie di partecipazione che si stanno accendendo nelle nostre scuole. Cercheremo di portare dal basso il cambiamento anche nella nostra scuola, ci impegneremo affinchè il percoso cominciato con l'occupazione sia portato avanti nelle lezioni di ogni giorno, vogliamo acquisire la coscienza critica necessaria a comprendere le falle di questo sistema e cambiarlo radicalmente. C'è un filo rosso che ci lega a tutti gli studenti di ogni scuola d'Italia che stanno manifestando in questi giorni il loro dissenso, un filo rosso che lega noi studenti medi e universitari, i precari, i lavoratori, perfino gli stessi poliziotti che ci hanno sgomberato e i cui sindacati qualche settimana fa erano nelle piazze.
"Voi non potete fermare il vento, gli fate solo perder tempo...". NON CI FERMEREMO.
COMUNICATO STAMPA STUDENTI DEL LICEO CLASSICO CALAMO E DEL LICEO SCIENTIFICO PEPE DI OSTUNI
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