Brindisi, 11/11/2011
Albano: "il Comune paga troppo in ritardo"
"Come se non fossero già sufficienti le ingenti spese sostenute dal Comune di Brindisi sul fronte del contenzioso giudiziario, anche per il ritardo con il quale vengono spesso liquidate le spese di soccombenza, nonostante i larghi termini concessi dalla nostra legislazione, adesso si apprende che altri gravosi interessi vengono richiesti per il ritardo con il quale si pagano le fatture emesse dalle imprese".
Comincia così una lettera inviata al Commissario Prefettizio da Vincenzo Albano, esponente del Partito Democratico.
"Questioni di mancanza di liquidità? Non ci sono state nelle casse comunali risorse economiche sufficienti per onorare i debiti? Non sembrerebbe che siano queste le ragioni degli inadempimenti, considerato il consistente avanzo emerso nel corso degli ultimi bilanci consuntivi, anche per effetto dei notevoli rimborsi ICI effettuati dallo stato, per il calcolo dei quali l’Amministrazione Comunale di Brindisi ha affidato, senza gara, ad una impresa, “l’unica a propria conoscenza”, pagando un corrispettivo di oltre 3,5 milioni di euro ( 7 miliardi di lire ). Equivalente allo stipendio annuale di 150 impiegati comunali."
Continua Albano: "Ora accade, che l’Amministrazione Comunale è in ritardo nel pagamento delle fatture relative al periodo 2008 al 2011, per il servizio di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria degli impianti sportivi, per complessivi 294.955,09 euro, rispetto al quale viene richiesta la ulteriore somma di 58.567,42 euro, a titolo di interessi di mora.
Ma c’è anche ritardo nel pagamento delle fatture relative alle prestazioni effettuate per il servizio di supporto e pulizia nelle scuole materne ed asili nido comunali, per i quali si chiede l’arretrato di 119.683,33 euro, oltre a 15.780,17 euro di interessi.
Naturalmente il comune nel breve termine di pochi giorni deve effettuare i pagamenti, a meno di non ritenere di poter o dover affrontare il contenzioso giudiziario.
In ogni caso c’è il rischio concreto di subire un danno di 74.347,59 euro, buttando al vento somme, che potrebbero essere più proficuamente impiegate per soddisfare le tante necessità ed esigenze della città e dei cittadini.
"E’ evidente - continua Albano - che non ha sortito alcun effetto concreto la raccomandazione espressa in varie circostanze dal Collegio dei Revisori dei conti del comune di Brindisi, per la sensibilizzazione dei vari settori della pubblica Amministrazione Comunale, per una più attenta valutazione delle circostanze da cui potrebbe scaturire un contenzioso o una passività per l’ente, proprio per evitare di esporre l’Amministrazione ad eventuali richieste risarcitorie, rivenienti dalla reiterazione di atti più volte censurati in sede giudiziaria.
Certamente esiste il principio della responsabilità, ma credo che sia opportuno intervenire prima e non dopo, che il danno si sia concretizzato. Ma poi è legittimo chiedersi come realmente si concreta questa responsabilità.
Si sente comunque il bisogno di una oculata ed efficiente Amministrazione, ma anche una ricognizione sulla verifica di situazioni simili, che hanno o stanno producendo un danno ingiusto per il comune e per i cittadini.
Questo è il terreno, credo, sul quale si deve misurare giornalmente chi, carente di rappresentanza democratica elettiva , ha il mandato ad operare in un contesto straordinario, con il compito precipuo di traghettare l’ Amministrazione Comunale verso la ricostituzione della sua naturale rappresentanza democratica, evitando di cedere alla seduzione di prendere decisioni capaci realizzare trasformazioni importanti anche organizzative, che possano risultare dispendiose, incompatibili con la crisi economica in atto o con i progetti di città , che si stanno elaborando in questi giorni con il consenso ed il contributo del nostro popolo o, addirittura, in contrasto con le decisioni già espresse, di recente, in atti ufficiali dalle rappresentanze democratiche elettive.
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