Brindisi, 15/11/2011
Tagli Trenitalia, Epifani: "situazione inaccettabile"
“Ogni giorno la nostra regione è funestata da disservizi e tagli che lasciano pensare ad un progetto di isolamento macchinato da menti e scelte politiche scellerate e perverse”. É così che si esprime il consigliere regionale Giovanni Epifani alla luce del preannunciato taglio al trasporto ferroviario che dal 12 dicembre prossimo paralizzerà ulteriormente i collegamenti da e verso il centro-nord e che comporterà ripercussioni negative non solo sugli utenti che usufruiscono del trasporto pubblico ma anche sull'occupazione che cederà notevoli posti di lavoro.
“Guardando la situazione del trasporto pubblico nazionale, continua Epifani, si può benissimo rappresentare l'Italia come un Paese a doppia velocità: in alto il Nord con il servizio trasporti sempre efficiente e in basso il Sud che subisce quotidianamente penalizzazioni pesanti: taglio dei treni a lunga percorrenza ma anche locali, chiusura delle stazioni minori, convogli lenti e sempre in ritardo; ma i disservizi e i ridimensionamenti drastici non riguardano solo il trasporto ferroviario ma anche il traffico aereo e le corse degli autobus urbani ed extra-urbani. Ma le tasse e i costi per i titoli di viaggio li paghiamo al Sud come al Nord benché ma i disservizi e i disagi li pagano solo le centinaia di pendolari meridionali, lavoratori e studenti, che quotidianamente arrivano a destinazione in ritardo e viaggiando in condizioni che rasentano la civiltà.
Tutto ciò ha come unico risultato il collasso del trasporto pubblico e il necessario ricorso ai mezzi privati che provocano l'aumento del traffico veicolare e un esborso economico maggiore che penalizza fortemente i pendolari.
La popolazione, è chiaro, non ci sta e tutti, cittadini, associazioni, sindacati e istituzioni dovremmo manifestare il dissenso unanime e corale di fronte a questa situazione paralizzante e non dobbiamo assistere inermi di fronte a scelte politiche così scellerate che testimoniano, verso il Sud Italia, un atteggiamento meramente vessatorio e penalizzante”.
“La situazione è inaccettabile, conclude Epifani, non è possibile che a 150 anni dall'Unità, l'Italia deve essere ancora un Paese privo della coscienza unitaria e dell'identità univoca che sicuramente le darebbero 'impulso necessario per crescere tutti insieme”.
COMUNICATO STAMPA GIOVANNI EPIFANI - CONSIGLIERE REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO
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