Brindisi, 17/11/2011
Tommaso Portaluri nominato Alfiere della Repubblica
Il 15 ottobre, ad un giovane brindisino, Tommaso Portaluri, è stato conferito l’Attestato d’Onore “Alfiere della Repubblica”. La proposta, formulata dalla prof.ssa Rita De Benedetto, condivisa dal Dirigente Scolastico, prof. Salvatore Amorella, è stata inviata alla Presidenza della Repubblica nello scorso anno scolastico quando Portaluri, ancora minorenne, frequentava brillantemente e proficuamente l'ultimo anno al Liceo Scientifico “T. Monticelli” di Brindisi.
L’alunno ha meritato il prestigioso attestato d’onore del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, con proprio decreto del 23 settembre 2011, ha voluto premiare l'impegno del giovanissimo Tommaso. La scuola non è nuova a questi riconoscimenti: già in passato un altro alunno, Francesco Pipoli, era stato premiato, nell'ambito di un altro concorso, dal Presidente della Repubblica: il caso ha voluto che entrambi gli alunni frequentassero il corso B con la medesima docente di lettere, la prof.ssa Rosa Di Fazio.
Si tratta comunque di un premio importantissimo, volto a segnalare particolari ed eccezionali benemerenze per giovani di età inferiore ai 18 anni e PROPORRE modelli di comportamento positivi delle nuove generazioni. Tommaso Portaluri è stato premiato in virtù dei SINGOLARI risultati CONSEGUITI nell’intero quinquennio liceale NEL QUALE con diligenza, impegno ed abnegazione si è mostrato attivo e partecipe in classe e a scuola COME negli impegni sociali e culturali. Si è diplomato lo scorso anno, non ancora maggiorenne, con la votazione Cento/100 e lode. A concorrere all'assegnazione della prestigiosa onorificenza hanno avuto un peso particolare il vivo impegno nella promozione di manifestazioni di carattere culturale-filosofico che hanno avuto come ospiti esponenti di rilievo della cultura nazionale e i singoli atti e comportamenti ispirati di altruismo e solidarietà.
Il Capo dello Stato ne aveva dato l’annuncio, in occasione della cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2010/2011, citando la premiazione degli studenti meritevoli: “Mi ha fatto piacere che anche quest'anno durante la cerimonia si siano premiate l'eccellenza e la capacità di superare le difficoltà nello studio, e insieme siano state presentate esperienze di impegno civile, di impegno nella società. Vedete, ho voluto introdurre una specifica benemerenza, quella di “Alfiere della Repubblica”, per premiare i minori meritevoli, per valorizzare i ragazzi, siano essi figli di italiani o di immigrati: quelli impegnati e brillanti nello studio, quelli capaci di superare difficoltà personali e familiari, quelli che si spendono in atti di solidarietà e coloro che mostrano un forte spirito civico”.
Queste le dichiarazioni di Tommaso Portaluri
Il presidente Giorgio Napolitano ha premiato questa mattina 8 ragazzi come Alfieri della repubblica. Ho avuto il piacere e l’onore di essere tra questi: un riconoscimento che inorgoglisce, ma che al contempo investe di una responsabilità non da poco: apprendo di essere un “modello di comportamento positivo per le nuove generazioni”!
Sono stato premiato “per l’alto profitto scolastico, per aver promosso manifestazioni culturali di particolare spessore dal contenuto prevalentemente filosofico”. Forse la cosa che mi ha più gratificato è stato l’affetto e l’attenzione di quanti hanno potuto e voluto condividere con me questo traguardo. Vederli più emozionati, più contenti, forse anche più partecipi del sottoscritto mi ha fatto capire che probabilmente questo successo è più loro che mio.
Insomma, quando si raggiungono traguardi come questo è solo perché si sono contratti molti debiti: con i miei genitori, in primis, che rispettano, supportano (e sopportano!) le mie scelte. Con la mia famiglia in generale, in cui ognuno si dedica e mi segue come sa e come può, ma tutti con grande affetto. Con quei 3-4 docenti, per dirla con Pennac, che “mi hanno salvato dalla scuola”. Con chi mi ha formato fuori dalla scuola. Con Michele. Con Vattimo. Con gli amici più cari, dai coetanei ai più grandi. Tutti loro sono stati premiati: a me rimane un monito che mi ricorda di dover essere all’altezza della grande fortuna che mi è toccata in sorte!
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