Brindisi, 21/11/2011
Carabinieri: celebrata la Virgo Fidelis
Oggi 21 novembre in Brindisi, i Carabinieri hanno celebrato la ricorrenza della Virgo Fidelis, la celeste Patrona dell’Arma, il 70° Anniversario dell’eccidio di centinaia di Carabinieri avvenuto durante la Battaglia di Culquaber in Africa Orientale e la “Giornata dell’Orfano”.
La Santa Messa è stata officiata, alle ore 10.00, nella stupenda cornice del Santuario di “Santa Maria Madre della Chiesa”, in contrada Jaddico, da S.E. Rev.ma Mons. Rocco TALUCCI, Arcivescovo di Brindisi – Ostuni. Al termine del solenne rito religioso, il Comandante del Provinciale di Brindisi, Col.Ugo SICA, ha brevemente rievocato la ricorrenza.
Presenti alla cerimonia, oltre ai numerosi cittadini erano presenti Carabinieri in servizio e in congedo, Autorità politiche, civili e militari, le vedove e madri di Carabinieri scomparsi e gli orfani dell’Arma.
La scelta della "Virgo Fidelis" come Patrona dell'Arma, ebbe inizio dopo l’ultimo conflitto mondiale, è fù ispirata dalla fedeltà che caratterizza l’essere Carabiniere.
L'8 dicembre 1949 il Pontefice Pio XII, accogliendo l'istanza dell’Arma, proclamò ufficialmente Maria "Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri", fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber, avvenuta nel 1941 in Africa Orientale, che vide l'estrema resistenza da parte del 1° Gruppo Carabinieri Mobilitato che quasi interamente si immolò per offrire resistenza al nemico avanzante e dirompente e permettere ad un intero Corpo d’Armata di ritirarsi e mettersi in salvo. In quella occasione morirono più di 400 Carabinieri e alla Bandiera dell’Arma fù conferita una Medaglia d’Oro Valore Militare.
In occasione di questa ricorrenza, si celebra anche la “Giornata dell’Orfano” che resta la testimonianza più tangibile dell’attaccamento dell’Arma a certi valori quali la famiglia e la solidarietà, radicati ormai nell’essenza del suo operare quotidiano. Ogni anno infatti, questo evento è l’occasione per l’Arma di riunire a sé tutti i figli dei commilitoni scomparsi.
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