Brindisi, 23/11/2011

Giovani Democratici: "lo sviluppo economico è priorità"

Abbiamo accolto con cauto entusiasmo il riferimento che il nuovo Presidente del Consiglio, prof. Mario Monti, ha fatto alle giovani generazioni.
Nell’epoca in cui eravamo stati definiti “bamboccioni” ,nel migliore dei casi, non abbiamo nascosto la speranza, quando il neo Premier ha esordito affermando che c’è bisogno di equità e soprattutto di lavoro ai giovani. L’entusiasmo non può che essere cauto però quando si guarda ai numeri, quando si guarda a un’Europa debole governata dalle banche, rassegnata a scelte di tipo ragionieristico, che nella maggior parte dei casi non possono riguardare crescita e occupazione giovanile.
Va aggiunto inoltre che in questo Mezzogiorno i giovani di europeo hanno veramente poco a partire dai titoli di studio.
Le prime trentacinque Province d’Italia per tasso di Neet, coloro i quali hanno un’età compresa tra 15 e 29 anni, sono usciti da qualunque tipo di percorso formativo e non sono entrati nel mondo del lavoro, sono del Sud.
La maggior parte di loro ha anche perso la voglia di cercare un impiego.
In questa classifica Brindisi è al terzo posto.
Quanto detto significa che 27.347 giovani nella nostra provincia non studiano più e non hanno un lavoro, giovani che non possono immaginare il loro futuro, ne tanto meno azzardarsi di progettarlo .
Nonostante i riferimenti del Presidente del Consiglio al Mezzogiorno, siamo convinti del fatto che la politica in questo territorio deve fare tanto in termini di sviluppo economico .
Abbiamo appreso negli ultimi giorni dell’interesse di due grandi imprese del settore Aeronautico ad investire nel territorio brindisino. Se ciò avesse luogo, potrebbe portare 120 nuovi posti di lavoro, non la soluzione del problema ma una boccata di ossigeno.
Tra l’interesse e la sua concretizzazione c’è di mezzo un territorio che attrae e respinge allo stesso tempo.
La zona industriale di Brindisi è infatti un Sito di Interesse Nazionale per l’inquinamento. Questo vuol dire che un’azienda per stabilirsi nel nostro territorio deve presentare al Ministero un piano di caratterizzazione e far fronte con cospicue spese ad effettuare lavori di bonifica .
Per molte Aziende e in particolar modo per una delle due interessate ad investire questo rende il nostro territorio poco attrattivo. Vogliamo sottoporre all’attenzione dell’amministrazione provinciale, del Comune di Brindisi, dell’Asi e del CPEL, che ha appena presentato il patto per Brindisi, una riflessione. Si è reso necessario ridurre il costo del lavoro del 20%, per indurre le Aziende ad investire nella zona industriale di Brindisi.
Considerato i costi che la caratterizzazione in questo territorio comporta. Noi Giovani Democratici della Provincia di Brindisi ci chiediamo e chiediamo alle suddette istituzioni se non fosse opportuno intervenire per ammortizzare queste spese e non far ricadere i costi della crisi sui lavoratori e ancora una volta sulle giovani generazioni che un lavoro cosi potrebbero ottenerlo.

COMUNICATO STAMPA GIOVANI DEMOCRATICI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI