Mesagne, 25/11/2011

TurGrate 2: i dubbi del Pdl

Già con il bando per la selezione dell’addetto stampa del Sindaco, avevamo evitato di entrare nel merito della questione preferendo rimarcare l’inopportunità di quella spesa in un momento in cui si parla di tagli, di risparmi e di sacrifici. Già allora quel bando conteneva la previsione di caratteristiche fin troppo particolareggiate che potevano dare adito ad equivoci e sospetti, e giustamente varie critiche erano giunte in tal senso.
In questi giorni, l’amministrazione comunale appare perseverare su questa strada: è stato bandito un avviso pubblico per l’affidamento di un incarico quale project manager del progetto Turgrate 2.
Il bando in questione prevede il conferimento di un incarico della durata di tre anni per l’espletamento di attività di monitoraggio e valutazione di supporto organizzativo del progetto Turgrate. Il corrispettivo per lo svolgimento di detta attività è stato fissato in euro 25.920,00 annui.
La formulazione del bando con la richiesta di particolari requisiti soggettivi potrebbe parimenti ingenerare ulteriori equivoci e sospetti. Ci riferiamo ai criteri fissati per valutazione dei curricula e all’attribuzione del punteggio.
Ed invero ci sembra estremamente selettivo oltreché discriminante, l’attribuzione di ben 8 punti per chi ha già avuto incarichi presso la PA nei settori della comunicazione 8 punti per chi ha già svolto attività di project manager per progetti comunitari nell’ambito del programma IPA Adriatico, 5 punti per chi ha svolto attività di docenza solo ed esclusivamente in corsi di formazione pubblici e altri 5 per formazione presso i privati, 4 punti per attività di project manager. Il titolo di studio richiesto è poi la sola laurea in scienze politiche od equipollenti mentre i laureati in economia e commercio che pure avrebbero avute le competenze per poter partecipare sono stati esclusi.
Ci permettiamo di far notare al Sindaco Scoditti che tali criteri di valutazione dei curricula potrebbero sembrare troppo particolareggiati e specifici tanto da indurre il dubbi nella pubblica opinione che possano permettere di accedere al bando solo a pochissime persone, e magari a qualcuno che ha già svolto attività nel Turgrate ed ha lavorato presso l'ufficio relazioni con il pubblico del comune di Mesagne.
Nulla da dire sulla professionalità e la correttezza di tali eventuali partecipanti, ma ci chiediamo se non sarebbe opportuno eliminare questi elementi di valutazione per dare più spazio ai tanti giovani neolaureati e magari con vari master alle spalle ancora in cerca di un primo impiego. Perchè non dare fiducia ai nostri giovani invece di costringerli ad emigrare? E' questa la politica dei giovani dell'assessore Zezza, del Sindaco e del centro sinistra?

COMUNICATO STAMPA PDL MESAGNE