S. Vito dei N.nni, 26/11/2011
IdV: "bilancio discutibile, chiediamo la cartolarizzazione"
Oltre a rispettare i precetti e le indicazioni tecniche della normativa di settore la redazione di un bilancio pubblico richiede necessariamente un impegno particolare mirato a rendere attendibile il rendiconto, le valutazioni ivi esposte e a dare un quadro chiaro e comprensibile dell’attività amministrativa di fatto svolta, dei risultati conseguiti e delle motivazioni per le quali quanto promesso non è stato, in tutto o in parte, realizzato.
Ciò che è emerso dalla lettura del rendiconto della gestione 2010 è la notevole sopravvalutazione delle entrate che l’Amministrazione Sanvitese ha operato in sede di previsione e la conseguente mancata realizzazione degli obiettivi previsti. La percentuale del realizzato, rispetto a quanto previsto, è pari a solo il 32%! È stato rendicontato un bilancio da scarsi 18 milioni di €uro rispetto ad una previsione iniziale di oltre 56 milioni! L’unica cosa che si è vista veramente crescere con la gestione Magli è la pressione fiscale sui cittadini Sanvitesi che hanno visto elevarsi l’ultimo tributo ancora aumentabile: la tarsu (per l’ici seconda casa, i costi di costruzione e l’addizionale irpef aveva già provveduto la passata amministrazione ad portarle al massimo livello consentito dalla legge).
Forse più che di previsioni sarebbe maggiormente corretto parlare di promesse, in quanto è difficilmente credibile che con un bilancio di previsione approvato il 6 luglio dell’anno stesso (quindi con un vantaggio di oltre sei mesi per i quali la “previsione” non era più tale ma ha costituito di fatto una rendicontazione), non vi fosse consapevolezza di un risultato di questo tipo.
È anche vero che, con una maggiore cognizione dell’entrate, o meglio, con più prudenza nella loro valutazione, si sarebbe potuto riorganizzare anche la spesa con una logica di priorità del tutto differente da quella di fatto adottata, evitando sprechi e indirizzando le reali risorse verso scelte più responsabili.
Ma probabilmente non è solo questo il limite di questo bilancio consuntivo 2010, un grave problema è invece riconducibile ad una valutazione superficiale e non debitamente documentata dei residui, i quali (sia quelli attivi che quelli passivi) ammontano ad un valore iscritto in bilancio che va oltre i 21 milioni di €uro.
Questo vuol dire che il Comune di San Vito dei Normanni, ha “accertato” al 31.12.2010 crediti da riscuotere per 21 milioni di €uro e debiti da pagare per un importo simile… Cosa accadrebbe se non dovessero essere davvero 21 milioni?!
È per questo motivo che il consigliere comunale Italia dei Valori di San Vito dei Normanni, in occasione della discussione nel consiglio comunale del 28 settembre u.s. ha espresso voto contrario al rendiconto di gestione 2010 e, come preannunciato nella stessa sede, in data 19.10.2011 ha inviato all’Organo di Revisione e per conoscenza al Sindaco Magli, all’Assessore al bilancio e al Responsabile Finanziario, una richiesta con la quale si invitano gli organi competenti a dare avvio ad un’attività di riscontro dei residui attraverso la procedura della “circolarizzazione”.
La circolarizzazione, spiega il Consigliere Alessandro Argentieri, è un procedimento che permette di accertare la reale consistenza dei debiti/crediti mediante l’acquisizione di informazioni da soggetti terzi con cui l’Ente intrattiene, o ha intrattenuto, rapporti di qualsiasi natura al fine di poter confrontare le singole risposte con i saldi delle poste iscritte in bilancio. L’avvio di tale procedura, in sostanza punta a far conoscere con certezza, quanta parte di quei crediti (che di fatto tengono in piedi il nostro bilancio ormai da anni) sono reali, o quanto meno esigibili, e quanta parte di essi (alcuni iscritti in bilancio da oltre un decennio) sono di dubbia riscossione e pertanto solo carta straccia.
COMUNICATO STAMPA ITALIA DEI VALORI - GRUPPO CONSILIARE SAN VITO DEI NORMANNI
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