Brindisi, 30/11/2011
Confartigianato sul nuovo CCNL per aziende del "benessere"
Confartigianato Benessere, insieme altre organizzazioni di categoria ed i Sindacati di Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil nazionali, hanno siglato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei circa 200.000 dipendenti delle oltre 100.000 imprese artigiane di acconciatura, estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing e centri benessere, questi ultimi compresi per la prima volta nella sfera di applicazione ad esclusione di quelli con sede presso strutture alberghiere, navi da crociera e stabilimenti termali.
L’intesa, che recepisce gli accordi interconfederali sulla bilateralità e sull’assistenza sanitaria del settore, copre il triennio dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2012 e prevede un aumento medio mensile a regime (riferito al 3° livello) di 75 euro. Gli incrementi salariali da corrispondere in tre tranches decorrono dal 1° ottobre 2011, 1° aprile 2012 e 1° ottobre 2012. Verrà inoltre erogata una somma una tantum di 220 euro corrisposta in due tranches da 110 euro, con le retribuzioni dei mesi di dicembre 2011 e maggio 2012.
Novità assoluta dell’accordo è rappresentata dall’avviso comune sottoscritto dalle parti in ordine all’affitto di poltrona/cabina, una richiesta congiunta alle Istituzioni competenti affinché vengano individuati tutti i provvedimenti utili all’applicazione di questa importante opzione.
Sono stati inoltre introdotti ulteriori elementi di flessibilità, al fine di meglio rispondere alle esigenze di un settore che risente in modo particolare dei picchi lavorativi dettati dai flussi turistici stagionali.
Grande soddisfazione ha espresso il presidente di Confartigianato Brindisi Antonio Ignone per il lavoro svolto dagli organi nazionali. “Riteniamo – afferma Ignone - che ad esempio l’affitto di una parte del proprio salone o centro estetico rappresenti una efficace misura contro il lavoro nero poiché aiuta quei professionisti che per ragioni diverse sono stati costretti a chiudere l’azienda comunque a rimanere sul mercato. In una situazione economica qual è quella attuale sicuramente risulta estremamente difficile per le imprese che operano nella legalità fronteggiare la concorrenza sleale ad opera di soggetti che eludono ogni genere di normativa e di vincolo. E’ necessario individuare qualsiasi iniziativa capace di dotare le aziende di strumenti operativi finalizzati a rafforzare le regole del libero mercato nel rispetto dei principi insostituibili della legalità. Il nuovo contratto collettivo di lavoro va proprio in questa direzione”.
COMUNICATO STAMPA CONFARTIGIANATO BRINDISI
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