la scorsa settimana il commissario prefettizio ha avuto il merito di far sgomberare “il pollaio della Torretta” nel quartiere Paradiso. Qui da decenni, sotto un tetto di “eternit”, migliaia di galline hanno fornito le uova e la carne che hanno deliziato le tavole dei brindisini. Per i 3100 volatili sfrattati dall’oggi al domani non si è trovata altra soluzione che farli incenerire al prezzo per la collettività di 13.733 euro, pari a circa 5 euro per gallina. Si è trattato a nostro giudizio di uno spreco ingiustificabile in tempi di recessione come quelli che stiamo vivendo. Siamo infatti convinti che le mense della Caritas avrebbero fatto felici per settimane centinai di indigenti e di migranti con tutta quella carne così mal utilizzata. A meno che l’incenerimento non sia stato motivato dalla relazione di qualche “esperto” che abbia certificato una presunta “pericolosità per la salute” delle povere galline. Ed a questo punto sorgerebbe spontanea la domanda del come mai ci si è accorti di questo rischio solo al momento dell’esproprio dell’immobile e non nei decenni precedenti? I polli a questo punto sono quelli appena trasformati in cenere o i brindisini che hanno mangiato carne ed uova di quell’allevamento per tutto questo lungo periodo?
Da qualunque punto di vista si voglia inquadrare la vicenda pur nella nobiltà dell’intento si è peccato in disorganizzazione e si poteva fare sicuramente meglio.
E siamo convinti che della stessa idea sarebbero anche i poveri ruspanti trasformati in men che non si dica in un cumulo di carbone.
Purtroppo a Brindisi il carbone in un modo o nell’altro finisce sempre col c’entrarci….
Salvatore Valentino
Consigliere Comunale uscente -
già Capogruppo “Democratici e Repubblicani”