S. Maria Capua V., 05/12/2011
La S.M. Pacuvio Don Bosco vince il Premio Unicef al Mitreofilmfestival
Nella serata conclusiva dell’edizione 2011 del MITREOFILMFESTIVAL di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) assegnato il premio “Fotogrammi per riflettere” al cortometraggio “AREA PROTETTA”, film girato a Torre Guaceto dai ragazzi della scuola secondaria I grado “Pacuvio-Don Bosco” di Brindisi in concorso insieme ai corti realizzati dalle scuole nell’ambito del “ PROGETTO UNICEF” Campus Felix.
Ci sono occasioni che la scuola non può perdere. Tra queste c’è sicuramente il tentativo di voler capire il proprio tempo e di aiutare i ragazzi e i bambini ad intravedere vie d’uscita in un panorama di desertificazione culturale ed educativa, prima ancora che sociale e lavorativa. Questo tentativo è il nucleo principale che ha dato forma e nutrimento alla narrazione e alle immagini del cortometraggio “Area Protetta”, film premiato dalla giuria del MitreoFilmFestival (MFF) nell’incantevole scenario del teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, lo scorso sabato 3 dicembre, a seguito della giornata Unicef dedicata ai corti ideati dalle scuole e al dibattito “ A viva voce”, presieduto da Margherita Dini Ciacci (Presidente Comitato Regionale Unicef), Emilia Narciso (Presidente Comitato Provinciale Unicef di Caserta), Mariagrazia Guarino (Delegata Provveditorato agli studi di Caserta) e Massimiliano Pellino (Comando Carabinieri della Provincia di Caserta) e moderato dalla giornalista Lidia Luberto.
Da anni, la scuola “Pacuvio-Don Bosco” è impegnata ad indagare il disagio di un territorio che tra mille difficoltà cerca forme di riscatto e di crescita. Da questo tentativo scaturiscono diverse iniziative di educazione alla legalità che la scuola persegue tenacemente e caparbiamente attraverso una pluralità di forme e di linguaggi che obbligano la scuola ad uscire dallo spazio dell’aula e a guardare oltre. Si tratta di un approccio educativo fortemente sostenuto dalla dirigente Rosanna Puglia, da sempre sensibile alle iniziative di crescita educativa e culturale del territorio e sempre più preoccupata di quell’orizzonte ristretto che si affaccia sugli sguardi dei ragazzi e dei bambini di oggi.
Il cortometraggio “Area Protetta”, scritto, girato e montato dagli alunni sotto la guida della giovane sceneggiatrice e regista Lucilla Mininno, è uno dei tanti percorsi attraverso i quali si snoda la proposta di educazione alla legalità della scuola. Il film è il prodotto finale di due progetti del Piano Operativo Nazionale che hanno fatto interagire la riflessione sui temi della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile con il lavoro del “fare cinema” nell’ambito di un laboratorio audiovisivo e di scrittura creativa per il cinema. La dott.ssa Anna Maria Casaburi ha condotto insieme a Lucilla Mininno i due progetti. Le professoresse Mina Rubino e Antonietta De Bitonti hanno curato l’organizzazione e la realizzazione del lavoro.
Gli alunni hanno voluto mettere in scena la difficoltà di realizzare un sogno e la facilità con cui ci si abbandona al disimpegno, alla vita miope, gregaria, facile, che non esige nessun sacrificio e rimuove la paura dell’isolamento e della diversità. Il protagonista del film è Daniele, un ragazzo che ha un grande sogno e la speranza di realizzarlo, anche a costo di sacrifici. Alle sue spalle c’è una famiglia stretta dalla morsa della precarietà lavorativa e della depressione economica alla quale rimane l’unico conforto del “sorriso dei propri figli”. Intorno a Daniele degli amici allegri, pieni di vita e altri che hanno perso il gusto del gioco e tentano impacciati di scimmiottare un universo adulto fatto di violenza e menefreghismo. Location eccezionale del film la riserva di Torre Guaceto, luogo emblematico della “protezione” che gli adulti devono prestare verso i piccoli e i giovani, sostenendo con coraggio e con fiducia i loro sogni e il loro futuro.
La presentazione del film al MFF, nella sezione che l’Unicef dedica ai cortometraggi scolastici, è stata una conclusione naturale del percorso. Il progetto culturale del MFF aderisce perfettamente alle prerogative dell’educazione moderna e si configura come uno spazio aperto, libero, creativo nel quale “esplorare e far emergere le periferie del mondo, moltiplicando i personaggi, le storie, le immagini, i linguaggi contaminati, i luoghi fisici e metafisici del disagio e della vita ai margini”. Festival di cortometraggi e lungometraggi la realtà del MFF si è rivelata negli anni come una delle più interessanti per i corti italiani, punto di riferimento nel panorama cinematografico e audiovisivo italiano. Tuttavia, il MFF non è solo un festival cinematografico: è un associazione culturale impegnata nella diffusione e sensibilizzazione delle tematiche relative alla legalità e all’educazione civica dei cittadini, nella formazione e la valorizzazione dei giovani nei mestieri del cinema e nei vari campi artistici, nella convivenza fra diverse culture.
Il premio è stato ricevuto dalla regista Lucilla Mininno che farà presto arrivare a Brindisi la targa e un pacco di libri per i ragazzi.
La motivazione della giuria al film dei ragazzi della Pacuvio recita testualmente: “Per aver toccato in pochi minuti temi delicati come: la disoccupazione, la violenza, il lavoro minorile, e aver dimostrato come il valore dell’amicizia possa aiutare a vincere tutte le peggiori difficoltà”.
Come era prevedibile, tra il pubblico in sala una grande curiosità è nata rispetto alla figura di “Luigi Marlyn”, un pesciolino rosso vittima lui stesso del disagio del mondo, che assiste inerme e muto, come solo i pesci sanno fare, agli eventi narrati nel film. La sua “misteriosa” presenza ha dato vita a domande e ipotesi e in generale, con la sua forza simbolica, ha aiutato la riflessione sul senso del film. Un'immagine forte e chiara, come il cinema richiede ed esige, che lascia allo spettatore la possibilità di sognare, di evocare, di andare oltre la retorica, il finito e il detto e di cercare così il proprio senso delle cose.
Gli alunni che hanno partecipato ai progetti e ai quali è dedicato il premio: Amatori Roberto, Angelotti Davide, Borsetti Claudia, Calà Ilaria, Caragnulo Sara, Ciullo Mattia, Colaianni Noemi, Colucci Melania, Corsa Daniele, Dalloni Alba, De Vito Asia, Falconieri Ilaria, Grasselli Noemi, Hu Federica, La Spada Andrea, Lonoce Ruben, Mariutti Francesca, Martucci Marco, Montanaro Alessia, Muolo Paolo, Ostuni Omar, Panareo Mauro, Robassa Gabriele, Semeraro Roberto, Spedicato Matteo, Spluga Chiara, Vitali Sara.
Un ringraziamento particolare a Rossella De Donno, DSGA della scuola che ha recitato il ruolo della mamma del protagonista e a Francesca Santoro che ha curato la traduzione in inglese dei sottotitoli.
Sito web: http://www.mitreofilmfestival.it/web
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