Brindisi, 09/12/2011
Certe notti: la musica di Ligabue al Nuovo Teatro Verdi
• 15/12/2011, Nuovo Teatro Verdi - Brindisi - Serali: porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
Primo nella classifica dei dischi, Luciano Ligabue decolla anche al cinema col film 3D «Campovolo», campione d’incassi al botteghino nel week-end. E intanto continua a trionfare nei teatri con lo spettacolo «Certe notti» ideato sulle sue canzoni dal coreografo Mauro Bigonzetti e danzato dall’Aterballetto.
Adesso lo spettacolo arriva in Puglia, al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, dove la celebre compagnia andrà in scena giovedì 15 dicembre, alle 20.30, per la Stagione 2011-2012 confezionata dal direttore artistico Italo Nunziata, che ha inserito «Certe notti» nel novero delle quattro collaborazioni col Teatro pubblico pugliese (previsti biglietti al prezzo speciale di 15 euro per studenti e scuole di danza, info botteghino 0831.56.25.54).
Una suggestiva e coinvolgente contaminazione tra danza, musica, video e parole dello stesso Ligabue (tratte dal film Radiofreccia e dal libro Lettere d’amore nel frigo. 77 poesie), mira a ricreare l’atmosfera malinconica ed energica dei brani dell’artista con scene e videoinstallazioni di Angelo Davoli, ideatore di un’opera site-specific, pensata e progettata per lo spazio del palcoscenico in armonia con la musica e con la danza.
«Trovo che nella gestualità dell’Aterballetto ci sia la stessa spudoratezza che caratterizza la creazione delle mie canzoni e delle mie poesie», racconta Ligabue a proposito della nascita dello spettacolo, «una di quelle strane alchimie alle quali non sai dare una spiegazione», aggiunge Bigonzetti.
«Sarà la sua straordinaria immediatezza, la sua semplicità nei rapporti con gli altri tipica dei grandi artisti, ma con Ligabue - spiega il coreografo - si è creato da subito un forte legame. Siamo della stessa generazione, abbiamo vissuto gli stessi anni e le energie di quegli anni ci hanno segnato profondamente».
Mauro Bigonzetti, uno dei più quotati artisti sulla scena internazionale, prende a prestito l’universo musicale e poetico del rocker emiliano per un viaggio onirico tra il buio e la luce, tra il cielo e la terra, lungo i confini della notte, forza rigeneratrice che si alimenta al suono del rock e con il sudore e l’energia degli artisti in scena.
Nel prolungamento delle immagini proiettate su un grande schermo, i ballerini dell’Aterballetto, la principale compagnia di danza contemporanea italiana che nel 2009 ha festeggiato i trent’anni di attività, iniziano a rotolare, a torso nudo e in tutù, in un mondo virtuale, tra montagne di ciottoli di una cava, sullo sfondo della quale campeggiano dei silos disegnati di cieli azzurri e bianche nubi, come un quadro di Magritte. La sovrapposizione visiva, in questa escursione nell’oscurità abitata da un paesaggio che è parte della nostra immaginazione, delle nostre inquietudini e dei nostri sogni, si completa con i monitor della video-installazione di Davoli, sui quali scorrono visioni di battiti cardiaci, vulcani in eruzione, teschi, pioggia battente e segnali di pericolo.
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