Brindisi, 13/12/2011
Suoni della devozione: si apre con il Candle’s Concert
Parte l’undicesima edizione della Rassegna musicale internazionale de “I suoni della Devozione” realizzata dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e dal Comune di Brindisi con la direzione artistica di Roberto Caroppo e il coordinamento di Giacomo Carito direttore dell’Ufficio Beni Culturali.
La rassegna che rappresenta un esempio di felice intesa tra evento musicale e promozione dei luoghi di culto storici e non della città, una manifestazione che nel corso del tempo si è affermata per la qualità delle sue proposte a livello regionale e nazionale.
Il programma completo della rassegna, organizzata dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e dal Comune di Brindisi è stato presentato martedì 13 dicembre alla ore 10,00 alla presenza di S.E. l’Arcivescovo Rocco Talucci, del direttore artistico Roberto Caroppo, del direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Giacomo Carito
S’inaugura mercoledì 14 dicembre, alle ore 21.00, presso la Chiesa di Santa Maria degli Angeli Piazza degli Angeli,
con il “Candle’s Concert” dell’ arpista scozzese Mary Macmaster e del percussionista Donald Hay.
CANDLE'S CONCERT
MARY MACMASTER: arpa elettrica, clarsach, voce
DONALD HAY: batteria, percussioni
La clàrsach, arpa scozzese, “clàrsach Ghàidhealach”, un termine gaelico per indicare lo strumento, ha una voce straniante e misteriosa che strega. Ed è questo quello che è accaduto a Sting che ha voluto includerla nel cd «On a winter's night», nella canzone “At Christmas Sea”. La popstar ha voluto che a collaborare con lui fosse proprio la regina della clarsach, scozzese doc come ci ricorda il Mac che precede Master. Proprio lei, Mary MacMaster assieme al percussionista Donald Hay è la protagonista del primo degli appuntamenti de “I suoni della Devozione”
Mary Macmaster – che suona la tradizionale arpa scozzese con le corde metalliche, e l’arpa elettrica Camac – è universalmente riconosciuta per la continua ricerca di nuove strade tecniche e creative. Donald Hay è altrettanto noto nel mondo della musica tradizionale per la particolare sensibilità immaginativa con cui si dedica alle percussioni; molto richiesto sia come componente di gruppi che come session man in studio, ha lavorato con Eliza Carthy, Kate Rusby, Mystery Juice, Nusa, Sunhoney, Bachue, Unusual Suspects e Kathryn Tickell. Le emozioni che Donald sa suscitare ai tamburi fanno da illuminante complemento all’arpa di Mary, nel portare alla luce le differenti sfumature sia nella versione acustica che in quella elettrica, delineando un paesaggio sonoro che si stratifica nelle vibrazioni, denso di melodia, vocalità e ritmo, completamente nuovo e innovativo, che non avrebbe potuto essere più originale. Nel loro spettacolo si evidenziano caratteristiche sorprendenti e diverse, in una festa sonora in cui l’incantevole arpeggio di Mary Macmaster riscopre e conferma – nel rivisitare l’opera Love and Reason di Sorley MacLean – l’affinità tra due strumenti importantissimi nella tradizione scozzese, l’arpa e la cornamusa, specialmente quando affronta, nel disco, l’indimenticabile, accorato “pibroch Lament for the children”. Nell’autunno 2009, Mary MacMaster partecipa al disco di Sting (If on a Winter’s Night…”) e fa parte della band che accompagna in tour la popstar inglese.
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