Brindisi, 21/12/2011

Amministrative, Valentino (Der): "è l'ora delle scelte"

Ad oltre 4 mesi dalle dimissioni di Mennitti e a poco più di 4 mesi dalle prossime elezioni amministrative tutto è fermo sullo scacchiere politico brindisino. Metà del tempo utile per cercare un candidato presentabile ed un programma condiviso è stato sprecato in sterili scaramucce e veti incrociati.
L’ultimo in ordine di tempo è quello sollevato dall’ex-capogruppo del PD al comune Salvatore Brigante che ha vivacemente contestato il modo a suo dire alquanto inconsueto con il quale si è giunti all’indicazione dell’imprenditore Carmelo Grassi come possibile candidato sindaco.
Pur non condividendone alcuni passaggi ed il linguaggio un po’ troppo colorito (il termine di “capibastone” poteva essere evitato) il merito delle esternazioni di Brigante è stato quello di gettare un ruvido sasso nell’acqua stagnante in cui annaspa il centro-sinistra brindisino.
Non è difficile infatti capire che l’onorevole Carbonella, chè è persona politicamente intelligente, declinerà l’offerta del PD a candidarsi a sindaco per il semplice motivo che solo il 60% degli iscritti locali si sono espressi in suo favore. Se già una larga fetta del suo partito non vede di buon occhio la sua candidatura figuriamoci quanto poco entusiasmo questa potrebbe suscitare nel resto della coalizione.
Pertanto quando l’ex-onorevole avrà finito di sfogliare la margherita decidendo di non farsi impallinare, come nel gioco dell’oca, si tornerà al punto di partenza.
E mentre il PD si metterà ancora una volta alla ricerca di un suo improbabile “Messia” la sinistra ecologista continuerà ad insistere su Riccardo Rossi come suo candidato e Giovanni Brigante ribadirà la sua volontà di essere della partita.
Come si esce da questa situazione?
Non vorremmo sembrare ripetitivi ma la via maestra rimane a nostro giudizio quella delle primarie di coalizione (finchè si fa ancora in tempo a farle).
Non solo è inutile ma è quanto mai dannoso che il centro-sinistra si presenti frammentato con 3 o più candidati sindaco che chiedono il consenso nella stessa area politica.
Se confronto deve esserci che ci sia a priori, individuando con le primarie il candidato più credibile e convergendo poi unitariamente sul più suffragato.
Qualsiasi altra strategia finirà per sottrarre inesorabilmente voti alla coalizione progressista aprendo la strada all’ennesima insperata vittoria degli orfani di Mennitti.
L’unica magra consolazione è che, anche guardando in campo avverso, se Atene piange Sparta sicuramente non ride….

COMUNICATO STAMPA SALVATORE VALENTINO - CONSIGLIERE COMUNALE USCENTE, GIÀ CAPOGRUPPO “DEMOCRATICI E REPUBBLICANI”