Brindisi, 23/12/2011
Camassa (Noi Centro): "il nuovo anno porti qualche opera in più"
Ryanair (compagnia aerea irlandese) annuncia di aver raggiunto i 6 milioni di passeggeri
in 6 anni di presenza negli aeroporti pugliesi e conseguentemente, da marzo prossimo,
avvierà nuove rotte.
Trenitalia (Compagnia ferroviaria a partecipazione dello stato Italiano) comunica la
soppressione di vari collegamenti da e per la Puglia ed inoltre aumenta il costo del
biglietto.
Tale situazione può apparire paradossale ma è il segno tangibile dei tempi che
stiamo attraversando.
Tutto ciò è dimostrato anche dal fatto che a capo di un’altro nodo trasportistico (autorità
portuale di Brindisi) pugliese vi sia un cittadino Greco. Quanto sta accadendo sul sistema
dei trasporti pugliese è l’evidenza della integrazione europea con la libera circolazione
delle merci e delle persone. Questo elemento dalle nostre parti è stato un po’ snobbato
mentre è entrato prepotentemente nell’economia della nostra regione. Ad esempio:
Domanda: Chi garantisce un afflusso, con tratta diretta, di turisti provenienti dal nord
Europa? Risposta: Solo compagnie straniere.
Si può affermare, senza possibilità di smentita, che buona parte dell’economia turistica
pugliese, (asset economico da tutti ritenuto strategico per lo sviluppo regionale) dipende
dagli investimenti in campo trasportistico fatto da operatori economici stranieri.
Il sistema dei trasporti in Puglia rappresenta, dunque, un elemento imprescindibile per lo
sviluppo e molto probabilmente potrà far uscire dalla crisi l’intero sistema economico e
sociale regionale. Dunque cosa fare? Riteniamo, sulla base di analisi svolta da questo
coordinamento, che le linee su cui investire ed intervenire siano:
a) Potenziamento della rete aeroportuale pugliese sia in termini quantitativi (numero di
rotte e compagnie aeree) che qualitativi (maggiori e migliori di servizi a terra). Esempio
non è più possibile che l’aeroporto del Salento sia sostanzialmente avulso quindi non
integrato nel sistema dei trasporti regionale.
b) Potenziamento della rete regionale ferroviaria in particolare attraverso le Ferrovie
Sud-Est che oltre a collegare la dorsale jonico-salentino possano operare in regime
operatore esterno sulle tratte delle Rete Ferroviaria Italiana (RFI) in quanto ha la
possibilità di almeno tre snodi di collegamento, in questo modo potrà divenire di fatto
l’operatore ferroviario regionale.
c) Completamento del sistema stradale primario regionale. Ad esempio non è più
procrastinabile la messa in opera del collegamento veloce della Taranto-Lecce ovvero
della SS 7 ter.
Quanto espresso non è il libro dei sogni bensì l’insieme di progetti in buona parte già
definiti attraverso atti esecutivi sia con assegnazione di fondi Nazionali (delibere CIPE) sia
con impegni sui fondi Europei a gestione Regionale. Dunque si tratta “di dare fiato alle
trombe” affinché dalla carta si passi in breve tempo alla realizzazione e messa in
esercizio. Una filiera, che purtroppo dalle nostre parti si traduce spesso nel detto “tra il dire
e il fare c’è di mezzo il mare”.
Sulla politica del fare e non quella del solo dell’annuncio, è impegnata l’intera classe
dirigente di Noi Centro che trova ispirazione nel suo Presidente Massimo Ferrarese,
ovvero, l’emblema di una nuova filosofia politica cioè quella tesa a velocizzare al massimo
il passaggio dagli atti amministrativi alla realizzazione dell’opera prevista o della finalità per
la quale è stato prodotto lo stesso atto. Tutto ciò deriva dalla consapevolezza che il Mondo
intorno Noi non sta fermo ma si muove in tempi estremamente rapidi. Esempio: Era
possibile immaginare, solo 5 anni fa di raggiungere la Capitale in poco più di un’ora ad un
prezzo quasi simile ad una consumazione di una pizza e birra?
Speriamo che il prossimo anno porti oltre agli impegni per il risanamento dei conti dello
Stato e della Regione anche quale opera realizzata in più.
COMUNICATO STAMPA ANGELO CAMASSA - COORDINATORE NOI CENTRO - ERCHIE
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