Brindisi, 29/12/2011
Albano raccoglie firme per trasparenza e riduzione costi della politica
Di seguito riportiamo integralmente il testo di una petizione di Vicenzo Albano (Pd) al Consiglio Regionale della Puglia ed al Presidente del Consiglio Regionale
Oggetto: Petizione art.16 statuto regionale.
Sul paese grava da tempo un pesante clima di insofferenza e di sfiducia da parte di moltissimi cittadini nei confronti delle istituzioni, della politica e dei politici.
Uno stato d’animo alimentato dai pesanti sacrifici imposti ai cittadini con reddito medio basso dalle varie manovre finanziarie di questi ultimi anni, ai quali hanno fatto riscontro, quasi giornalmente, numerosi casi di odiosi e ingiustificati privilegi, di sprechi, e di inefficienze.
Infatti, molte di quelle prerogative e dei costi pensati originariamente a servizio della collettività e della democrazia, in barba al dettato costituzionale, sono state distorti ed utilizzati per esentare gli addetti ai lavori dalle regole valide per la generalità dei cittadini, ma anche per creare apparati e clientele, che con la democrazia non hanno niente a che fare.
In questo scenario, il dovere della buona politica è quello di introdurre correttivi idonei a correggere la deriva negativa di questi anni, dando senso e significato alla sovranità popolare e alla uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, ma anche per evidenziare un segnale di discontinuità, di trasparenza e di oculatezza nella gestione del denaro pubblico, riducendo i costi esagerati della politica e della burocrazia, a tutti i livelli.
Si tratta semplicemente di riconsegnare all’attività politica quella dignità e quel valore che troppi meccanismi superati, troppe furbizie hanno indebolito, facendola apparire funzionale solo a far carriera e a mettere al sicuro rendite e privilegi.
Già 13 consigli regionali hanno mosso i primi timidi passi abolendo l’odioso istituto del vitalizio, seppur dalla prossima legislatura regionale. Alcuni hanno deliberato di sganciare l’indennità dei consiglieri da quella dei parlamentari e l’eliminazione di ogni adeguamento fino al 2013. Altri hanno diminuito in modo consistente il trattamento economico dei consiglieri. La regione Lazio, in controtendenza, ha addirittura esteso la concessione del vitalizio al plotone dei 14 assessori esterni.
La regione Puglia, al di là delle timide dichiarazioni di principio espresse da qualche consigliere, risulta in ritardo e non in linea con il comune sentire della popolazione pugliese, non deliberando alcunché.
Riteniamo che i consiglieri regionali, in questa fase di profonda crisi economica che sta da tempo corrodendo la vita delle famiglie, dei lavoratori, dei giovani, degli anziani, dei pensionati, degli artigiani, delle piccole imprese e sui quali grava la gran parte del peso economico dei dolorosi provvedimenti emanati in queste ore dal governo Monti,
debbano fare la loro parte, dando il buon esempio al paese e ai cittadini della regione puglia mettendo mano ai costi smisurati della burocrazia e dei tantissimi enti inutili, ma anche ai costi della politica, eliminando il vitalizio e riducendo del 50% il trattamento economico dei consiglieri regionali, indennità comprese, a partire dal 2012.
Nel contempo, DA SUBITO, bisogna dare segnali di trasparenza, creando sul proprio sito internet un’apposita sezione in cui siano pubblicati gli emolumenti percepiti dal Presidente della Regione, dal Presidente del Consiglio Regionale, dagli Assessori e dai Consiglieri Regionali.
Scelte forti, ma le uniche però capaci di ridare senso alla delega rappresentativa, corrispondendo alla fiducia accordata nelle tornate elettorali, il dovere di rendere conto ai cittadini della sana ed attenta gestione del denaro proveniente dalle tasse che i cittadini pagano a costo di enormi sacrifici.
Vi chiediamo, pertanto, di disporre in tal senso.
Distinti Saluti
Vincenzo Albano
Brindisi, 28.XII.2011
|