Brindisi, 15/02/2012
Forum Ambiente: i problemi della città e i doveri della politica
Per contrastare insediamenti devastanti in danno del nostro territorio e avviare una politica rinnovata è stato in questi anni determinante un rapporto di collaborazione tra amministratori politicamente assai lontani (Mennitti e Vendola in primis) ma uniti nel tutelare gli interessi della nostra comunità.
Certo hanno pesato le spiccate personalità del Sindaco di Brindisi e del Presidente della Regione ma ha anche contato molto la diffusa capacità tra le forze politiche di ascoltare e fare propria la voce dei cittadini e di rappresentarla nelle competenti sedi.
Le criticità della situazione e le difficoltà di portare a sintesi positive quanto di caoticamente si muove in questa campagna elettorale amministrativa sono fonte di preoccupazione e devono essere superate per venire incontro, con chiarezza e determinazione, a esigenze e urgenze decisive per il futuro della città.
Non si tratta solo di annose e gravi questioni, come quella del carbone e quella del rigassificatore
che la politica è chiamata a risolvere a prescindere dagli interventi della Magistratura, perché c’è molto altro da fare a partire dal bilancio di un diverso modello di economia locale che sappia al tempo stesso tutelare l’ambiente e promuovere le attività produttive e di lavoro. Un impegno che, sulla base della valutazione ambientale strategica (VAS), punti ad un piano urbanistico generale che sia il punto fondamentale di riferimento del piano regolatore del porto e di quello dell’ASI, che impedisca insediamenti ad alto impatto territoriale che ponga regole certe nella spesso perversa gestione di incarichi e di subappalti, che privilegi le risorse e le potenzialità locali e che valorizzi aree in grave sofferenza a partire dalla nostra disastrata costa.
C’è bisogno insomma di amministratori capaci e autorevoli che sappiano migliorare le posizioni di vita e di lavoro della nostra città e si rendano interpreti delle ragioni del nostro territorio presso un potere politico centrale mal informato e non di rado distratto.
Amministratori che siano nel contempo capaci di sbarrare la strada ad ogni tentativo rivolto a far riemergere quell’esiziale intreccio di politica e di malaffare che non uno di noi ma l’ex amministratore delegato di ENEL Franco Tatò ebbe a definire “un colossale mercato di scambi e di favori” .
COMUNICATO STAMPA FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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