Brindisi, 15/02/2012
Crisi Porto, Verdi e Il Faro: "non si può restare indifferenti"
É con mio rammarico che ascolto notizie che mai avremmo voluto sentire in questo momento per la città di Brindisi: la soppressione dell’unica compagnia proveniente dalla Grecia, nonchè tutti i collegamenti con l’Albania. Un duro colpo alla ormai provata economia brindisina che un tempo dedicava le sue energie su quel porto che vedeva anni fà la presenza di migliaia di turisti da tutte le parti d’Europa, un crocevia di Nazioni e che oggi vede la movimentazione di tonnellate di carbone anzichè di viaggiatori. Cosa è successo? Forse la crisi greca sta colpendo anche il trasporto marittimo che un tempo rendeva Brindisi la “Valigia delle Indie”?
O si sta facendo di tutto per rendere terreno fertile all’ingresso delle navi gasiere che in futuro prossimo potrebbero occupare il porto brindisino a discapito delle navi passeggeri?
La speranza è che questo sia solo un presentimento remoto. Oltre a denunciare i fatti, c'è da parte dell'Ass. Il Faro e dei Verdi-ecologisti l’attitudine ad essere propositivi e per questo si invita il presidente dell’Autorità Portuale il prof. Haralambides ad assumersi le sue responsabilità, vogliamo sapere quali e di chi sono le responsabilità che hanno portato a deturpare ed a squalificare il nostro porto che a tante famiglie ha permesso di vivere dignitosamente da diversi decenni. Bisogna fare chiarezza. Nel frattempo è opportuno che la discussione si sposti su tavoli istituzionali regionali, in modo da creare una certa sinergia tra le forze politiche, le istituzioni e gli agenti marittimi ai quali siamo vicini e che in questo periodo di crisi stanno subendo gravi perdite economiche, le quali si ripercuotono su tutta l’economia brindisina.
La speranza di Noi Verdi-Ecologisti è quella di pensare a Brindisi come città d’acqua o non come città del carbone e del gas.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO VERDI-ECOLOGISTI - ASS. IL FARO
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