Ostuni, 20/02/2012
Prc/FdS: "zona industriale in completo degrado"
Una zona industriale in completo stato di degrado ed abbandono con cumuli di rifiuti, terreni incolti, alberi di ulivi monumentali secchi (in alcuni casi anche bruciati), strade impraticabili e con la maggior parte delle attività nel 2012 (DUEMILADODICI) non ancora collegate alla rete fognaria, nonostante la stessa sia stata oggetto di opera pubblica che sembrava aver risolto il problema.
Ci sono parti di “zona Industriale” che pur contenendo attività produttive non sono inclusi nel perimetro ASI diventando terra di nessuno e oggetto di degrado e speculazione nonostante i proprietari avessero mostrato interesse nell’inclusione per accedere ai tanto agognati servizi.
Forse sarebbe stato il caso di dirottare gli oltre due milioni di euro spesi dall’Amministrazione Comunale per la costruzione della bretella adiacente alla stazione, opera inutile e dannosa e che tra l’altro ha portato alla delocalizzazione di oltre 100 ulivi secolari, nonché di fatto all’allargamento della stessa Z.I. per risolvere queste problematiche, insomma anche questa volta, il Comune ha perso l’occasione per utilizzare al meglio i fondi a sua disposizione.
Inoltre, la locale Stazione Ferroviaria è completamente disastrata e il tutto sembra non interessare agli organi competenti che da un lato attivano le procedure di riconoscimento dello status di PATRIMONIO DELL’UNESCO per la “PIANA DEGLI ULIVI” (dove la Zona Industriale è dislocata) e dall’altro prevedono un ampliamento della stessa zona industriale, utile solo ad ulteriori speculazioni dei soliti (e pochi) noti. Serve URGENTEMENTE un piano di Recupero e Contestualizzazione Infrastrutturale che renda la zona vivibile soprattutto per chi lì SVOLGE attività d’impresa.
Nel caso in cui, l’auspicata riqualificazione della zona non avesse luogo, la stessa rischierebbe di diventare una BOMBA ECOLOGICA, altro che patrimonio dell’Unesco. Dovrebbe essere essenzialmente compito delle ISTITUZIONI ma penso di chiunque abbia un minimo di buon senso ed a cuore le sorti della nostra città ed economia, assicurarsi che la zona industriale divenga efficiente e magari eco-sostenibile, e quando parlo di istituzioni mi riferisco al Comune, alla Provincia e soprattutto all’ASI, ente responsabile della zona industriali in cui la città bianca è rappresentata adeguatamente.
COMUNICATO STAMPA CIRCOLO PRC/FDS “SANDRO CURZI” OSTUNI
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