Villa Castelli, 24/02/2012
Domani convegno "Sud: giustizia e crescita" con Emiliano, Aprile e Falcone
Sabato 25 febbraio 2012, alle ore 10,00, presso la Sala Consiliare Comune di Villa Castelli (Brindisi) si terrà un convegno sul tema "Sud: giustizia e crescita".
L'incontro è organizzato dalla Fondazione dell'Avvocatura di Brindisi, in collaborazione con l'Ordine degli Avvocati di Brindisi e l'associazione "Settimana dei Briganti - l'altra storia" di Villa Castelli.
Di seguito il programma del convegno:
Introduce: Avv. Vito Nigro
Coordina: Prof. Rocco Biondi
Saluti: Avv. Francesco Nigro (Sindaco di Villa Castelli),
Avv. Carlo Panzuti (Presidente Fondazione dell'Avvocatura di Brindisi).
Relazionano:
- Michele Emiliano (Sindaco di Bari): "La Macroregione del Mezzogiorno: ipotesi o utopia?"
- Pino Aprile (Giornalista e Scrittore): "Presentazione del libro
"Giù al Sud, perché i terroni salveranno l'Italia"
- Marcello Falcone (Presidente Camera Penale di Brindisi):
"Il processo alla criminalità organizzata"
A seguire si svolgerà il dibattito sul tema
"Lotta alla criminalità organizzata per la salvaguardia e la crescita del Sud" con Pino Aprile, Michele Emiliano e Marcello Falcone. Introduce e coordina l'Avv. Augusto Conte
Alcuni cominciano ad avanzare l'idea della costituzione di una grande macroregione del Sud, che dovrebbe comprendere le attuali sette regioni meridionali. Questo contribuirebbe ad abbattere i costi della politica, svecchierebbe l'attuale sistema istituzionale e amministrativo, rilancerebbe il Paese. Diverrebbe la regione sud-europea capace di essere la cerniera tra la vecchia Europa e i mondi e i mercati nuovi emergenti. Una regione di circa 20milioni di abitanti (il 35% di tutta l'Italia) farebbe sentire il suo peso. E' ovvio che tante sono le resistenze alla nascita di questa unica macroregione. Ma tantissimi sarebbero i vantaggi di una gestione unitaria di tutto il Sud. A cominciare da una risposta più forte al contropotere criminale.
Il Sud non sarebbe più il fanalino di coda dell'economia italiana, ma potrebbe diventare il volano propulsore. Ma questa idea è un ipotesi o un'utopia?
Il Sud non ha voce, o voci piccole e sparse, ed è possibile che gli stessi protagonisti non percepiscano quanto siano parte di un tutto, forse decisivo. Al Sud forse sta nascendo l'Italia del domani. Nelle regioni più dimenticate, a cominciare dalla Calabria, dove pare esistere soltanto la criminalità e la 'ndrangheta, forse si prepara il futuro. Il Sud sta perdendo la subalternità , andando alla ricerca delle proprie radici; la ricostruzione dell'identità meridionale è avvertita come risorsa economica e personale.
La criminalità organizzata è in gran parte frutto dell'assenza dello Stato o delle scelte sbagliate degli amministratori dello Stato. Talvolta lo Stato delega nei fatti alla malavita il controllo del territorio. Non sempre quindi il territorio, anche al Sud, è responsabile della criminalità.
Rocco Biondi
Presidente Associazione "Settimana dei Briganti - l'altra storia"
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