Brindisi, 27/02/2012
Piano di rientro, Cisl: "Asl privilegia la finanza all'assistenza"
Il piano di rientro è all'oggetto di una lettera aperta inviata da Aldo Gemma, Segretario Generale Cisl Fp al direttore Generale dell'ASL Brindisi e, per conoscenza, all'Assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Pur avendo rappresentato, con precedente nota del 27/01/2012, la disponibilità della scrivente ad un confronto teso alla riorganizzazione aziendale, nonché alla rimodulazione e riconversione dei Servizi, al fine di garantire Livelli Essenziali di Assistenza ai pazienti e dignitose condizioni di lavoro, in sicurezza, per gli operatori, salvaguardando così i Livelli Essenziali delle Prestazioni nel settore dei diritti civili e sociali, a distanza di un mese non si hanno riscontri di alcun tipo.
Nel contempo, siamo costretti a registrare una ridda di voci che si rincorrono, voci queste che riguarderebbero la chiusura di interi nosocomi, accantonando l’avvio dei lavori per la tanto agognata costruzione del nuovo ospedale unico al nord della nostra provincia, chiusure di intere Unità Operative di Patologia Clinica in contrapposizione con l’apertura di nuove Unità Operative all’interno dell’Ospedale di eccellenza di Brindisi, la mancata attuazione dei concorsi già avviati riguardanti i Responsabili delle varia U.O.C..
Tutto ciò, quindi, con l’obbiettivo di giungere al pareggio del bilancio della Asl; tali azioni sembrano indicare una chiara scelta da parte di Codesta Direzione Generale e cioè determinare il predominio della finanza a scapito dell’assistenza (vedi anche oggi le notizie apparse sui vari quotidiani locali). A tutto questo aggiungiamo che il personale è ai minimi storici ed è costretto ad affrontare l’emergenza con grande spirito di sacrificio, pur avendo retribuzioni tra le più basse d’Europa!
È fuori di dubbio che il rientro dal deficit sia scritto nelle relazioni periodiche sul piano di rientro, all’interno del quale si scopre un quadro spesso drammatico, caratterizzato da sprechi e cattiva organizzazione, analizzando i quali si comprendono le cause di una sofferenza molto più profonda di quella culminata negli episodi drammatici richiamati sopra, ma si ha quasi la sensazione che il peggio debba ancora venire e soprattutto non si comprendono chiaramente le linee di azione manageriale che codesta Direzione Generale intende mettere in atto, sottolineando che le attività istituzionali della ASL sono legate alla cura della persona e non alla produzione di beni materiali.
La scrivente O.S. com’è noto da sempre nella sua azione mette al centro l’uomo e pertanto riteniamo assolutamente inaccetabile una politica di gestione dei servizi, improntata ad una logica ragionieristica ed insensibile ai bisogni delle persone.
Pertanto, nel rinnovare la richiesta di una urgente convocazione per discutere di quanto sopra esposto, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.
COMUNICATO STAMPA CISL FP
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