Brindisi, 28/02/2012
Brindisi Bene Comune su piattaforma petrolifera e porto
Sull’albo Pretorio del Comune di Brindisi è da pochi giorni comparsa la richiesta effettuata dalla società B.I.S. srl all’Autorità Portuale di Brindisi, con cui domandava in gestione 2000 metri quadrati in località Costa Morena da destinare a deposito attrezzature per ENI S.p.A., necessarie alla gestione della piattaforma petrolifera “FPSO Firenze.
Questo, insieme ad informazioni raccolte sui principali giornali locali e nazionali, fa ritenere che la soc. ENI spa abbia in corso i preparativi per la riapertura delle trivellazioni nell’area offshore denominata campo Aquila a 25 miglia da Brindisi, con la ripresa di attività relative all’estrazione e trasferimento su navi cisterna del greggio estratto dalle piattaforme petrolifere in questione.
Già il 16 Dicembre 2011 Brindisi Bene Comune, unitamente alle formazioni politiche “Ecologisti e reti civiche” e “Rifondazione Comunista”, aveva richiesto al Ministero dell’Ambiente ed alla Comunità Europea l’attivazione della procedura postuma della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per le attività di estrazione del greggio estratto dalle piattaforme in discorso;
Oggi invece, con la lettera allegata, presentata a firma di Riccardo Rossi, candidato Sindaco alle prossime elezioni amministrative, a nome del movimento Brindisi Bene Comune chiediamo all'Autorità Portuale di non concedere il suddetto piazzale in quanto connesso inequivocabilmente alle operazioni di estrazione e trasferimento del greggio, tuttora prive della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che possono essere gravemente pericolose per l’incolumità delle nostre spiagge, per la tutela dell’ecosistema marino e per le attività di pesca che ivi si svolgono.
Di seguito la lettera consegnata all'Autorità Portuale
Oggetto: Richiesta deposito attrezzature loc. Costa Morena
Il sottoscritto Riccardo Rossi, per il movimento Brindisi Bene Comune
PREMESSO
che sull’albo Pretorio del Comune di Brindisi è da pochi giorni comparsa la richiesta effettuata dalla società B.I.S. srl all’Autorità Portuale di Brindisi, con cui domandava in gestione 2000 metri quadrati in località Costa Morena da destinare a deposito attrezzature per ENI spa, necessarie alla gestione della piattaforma petrolifera “FPSO Firenze”.
CONSIDERATO
- che la soc. ENI spa, da informazioni raccolte sui principali giornali locali e nazionali, ha in corso i preparativi per la riapertura delle trivellazioni nell’area offshore denominata campo Aquila a 25 miglia da Brindisi;
- che nei mesi scorsi furono effettuate le operazioni di trascinamento e rimorchio al largo di lunghe sezioni di conduttura, con navi speciali;
- che anche quest’ultima richiesta lascia presupporre la ripresa di attività relative all’estrazione e trasferimento su navi cisterna del greggio estratto dalle piattaforme petrolifere in oggetto;
- che già in data 16/12/2011 la sottoscritta associazione unitamente alle formazioni politiche “Ecologisti e reti civiche” e “Rifondazione Comunista” hanno richiesto al Ministero dell’Ambiente ed alla Comunità Europea l’attivazione della procedura postuma della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per le attività di estrazione del greggio estratto dalle piattaforme in discorso;
CHIEDE
a Codesta Autorità Portuale a non concedere il suddetto piazzale in quanto connesso inequivocabilmente alle operazioni di estrazione e trasferimento del greggio, tuttora prive della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che possono essere gravemente pericolose per l’incolumità delle nostre spiagge, per la tutela dell’ecosistema marino e per le attività di pesca che ivi si svolgono.
Riccardo Rossi
per Brindisi Bene Comune
|