Brindisi, 07/03/2012

Lng va via, Cisl: "grande preoccupazione"

La decisione di British gas di abbandonare, dopo dieci anni di attesa, la realizzazione del rigassificatore di Brindisi suscita grande preoccupazione sia per gli impatti economici sul territorio che su una politica energetica più concorrenziale nel nostro paese che deve indirizzarsi verso prezzi e tariffe migliori nella fornitura del gas".
Lo dichiarano in una nota congiunta i Segretari confederali della cisl, Gianni Baratta e Fulvio Giacomassi.
"In molti territori della nostra penisola- continua il comunicato- si registrano ormai lungaggini nella realizzazioni di importanti infrastrutture energetiche dovute alla frammentazione delle competenze istituzionali in materia energetico- ambientale ed ad una inadeguata regolazione della partecipazione a tali processi. Il risultato e' che si stanno perdendo opportunita' di crescita per i territori e competitivita' del sistema Italia coniugandola con la sicurezza e salute dei cittadini.
In particolare i territori di Brindisi e Taranto, rischiano di vedersi impoverire la loro dimensione economica e sociale senza essere provvisti di un quadro di alternative di sviluppo credibili.
In tale contesto chiediamo al Governo di recuperare il rapporto con British gas per comprendere se e' possibile che ritorni sulle sue decisioni fornendo un quadro nuovo, con tempi certi e rapidi di regolazione per la realizzazione dell'infrastruttura".
"Più in generale- concludono-crediamo che sia giunto il tempo di definire un assetto nuovo rispetto alle opere nuove o in essere, che hanno un impatto ambientale e sulla sicurezza-salute della cittadinanza, contenente la definizione delle competenze istituzionali secondo l'interesse e la portata delle stesse, il processo partecipativo, individuandone i soggetti ed i tempi, le compensazioni ai cittadini ed al territorio ed il rispetto dei parametri fissati per legge di impatto ambientale sulle emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo

COMUNICATO STAMPA CISL