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Ostuni, Cidec contraria alla tassa di soggiorno



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Ostuni, 09/03/2012

Cidec contraria alla tassa di soggiorno

In questi ultimi anni si sta assistendo ad una più frequente presa di posizione delle Amministrazioni locali ad imporre regole e tasse senza più utilizzare quel mezzo indispensabile per una connivenza civile, la democrazia ed il dialogo.
Ultima di queste imposizioni, è la tassa di soggiorno per il turista, approvata nell’ultimo Consiglio Comunale di Ostuni, che certamente metterà a disagio tutti gli operatori del settore ai quali non sarebbe dispiaciuto essere interpellati almeno per un semplice parere.
Ovviamente, a queste condizioni la CIDEC si dichiara contraria ad ogni forma di applicazione di ulteriori tasse in principal modo quella della tassa di soggiorno che certamente renderà più gravoso il servizio di ricezione turistica rischiando di far deviare il flusso turistico verso altri luoghi.
Comunque, a prescindere dalle polemiche, l’Assessore al Bilancio Avv. Angela Matarrese si giustifica dicendo che, la tassa servirà per apportare il miglioramento di una maggiore offerta ai turisti oltre che la tutela del patrimonio ambientale e culturale insieme alla introduzione della “Ostuni-card”, una carta di servizi da offrire a chi soggiorna nella Città Bianca che servirà per beneficiare di alcuni sconti e agevolazioni per la utilizzazioni e fruizione delle strutture comunali come il Museo, teatro, piscina comunale ed altro, come ad esempio: un servizio navetta tra la città e l’aeroporto e le marine, tesi fortemente sostenuta anche dal Partito Democratico.
Ebbene ricordare all’Amministrazione comunale, afferma il Presidente della CIDEC provinciale di Brindisi nonché consigliere nazionale Cosimo Lubes, che il turista, più che sconti e agevolazioni, vuole servizi veri, efficienza e meno stress, cosa che il Comune di Ostuni non è ancora in grado di dare, ecco perché la necessità di un dialogo con le parti sociali e gli operatori del settore, prima di intraprendere iniziative di questo genere.
Intanto, sarebbe stato opportuno porsi delle domande, L’Amministrazione comunale, è in grado di offrire dei servizi al turista che possano consentire un soggiorno piacevole senza dover affrontare continuamente stress inutili?
Le problematiche di questa Città, sia Centro Storico che parte nuova, anche se bella ed unica sono tante, primo tra tutti le cosiddette barriere architettoniche, infatti, ci risulta che sotto questo aspetto moltissime strade di Ostuni non sono percorribili sia per i portatori di handicap e sia per le persone che vorrebbero percorrere a piedi o in bicicletta la città senza il rischio di rovinose cadute, marciapiedi stretti, irregolari, in alcuni punti inesistenti oltre ad un traffico automobilistico che di fatto paralizza la città dove la tranquillità diventa veramente un sogno, tanto che non basta alleviare con un semplice servizio wi-fi che si vorrebbe far utilizzare gratuitamente nella zona della piazza e che invece sarebbe opportuno, visto la tassa, estendere su tutto il territorio. Da non sottovalutare la problematica dei parcheggi a pagamento, con tariffe tra le più alte della provincia e forse della regione che, card a parte, dovrebbero essere usufruiti gratuitamente dal turista mediante apposito tesserino numerato e vidimato rilasciato dal Comune mediante le strutture ricettive in base ai posti macchina dichiarati dalle stesse e ovviamente accertate.
Vanno bene le navette, ma non solo per alcuni servizi, ma anche per percorrere la città e tutto il territorio dall’entroterra alla marina che, come è noto, è molto vasto e che comprende molte altre strutture ricettive.
Se però si considera che le presenze turistiche nel nostro territorio sono mediamente intorno alle 500.000 annue (dati rilevati dalla scheda di partecipazione al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2010-2011, si può evidenziare benissimo di come l’incidenza di ulteriori costi non può certo tornare a beneficio del settore, specialmente in un periodo di crisi come questo, anche se l’Assessore al Tursimo del Comune di Ostuni, Agostino Buongiorno, si sforza di dimostrare il contrario, negando l’evidenza dei fatti.
In una Città complessa come quella di Ostuni, è facile intuire che la sola tassa di soggiorno non basta per offrire servizi e che di conseguenza, se malauguratamente si sfora la spesa per eventuali miglioramenti programmati, è ovvio che il di più ricadrebbe tutto sui cittadini ostunesi oramai allo stremo delle tasse, anche per gli esosi aumenti per quanto riguarda l’IMU e a livello locale, addizionale IRPEF regionale e comunale raddoppiata rispetto al 2011, oltre che all’aumento della tassa rifiuti solidi urbani di un ulteriore 20% ma sempre con scarsi risultati di efficienza del servizio, anche se da un coro di voci, pervenute da più parti dall’Amministrazione comunale si è sempre detto che la tassa di soggiorno dovrebbe alleviare la pressione fiscale a carico dei cittadini.
A parere della CIDEC, la tassa di soggiorno quindi, per le ragioni precedentemente esposte, è inapplicabile sotto tutti i punti di vista e che, pertanto, sarebbe auspicabile che venisse immediatamente revocata se si vuole aiutare sul serio economia locale che non è solo turismo.
L’Ente pubblico in quanto tale, deve occuparsi principalmente del territorio e dei cittadini, avvalendosi del supporto della società civile per migliorare il più possibile la qualità della vita e, fatto questo, certamente ne usufruirà anche il turista che viene a visitare e soggiornare in questa città.
Sarebbe opportuno invece, che tutto l’assetto turistico venisse gestito direttamente dagli operatori del settore con la collaborazione di tutte le attività produttive del territorio, che potrebbe sfociare in grande consorzio collaborativo per creare servizi incentivanti in tutta l’attività turistica e non solo, senza dover applicare quella odiosa tassa di soggiorno o altre tasse che più che favorire spaventa i gitanti, i viaggiatori, i villeggianti, gli escursionisti, i visitatori e anche i cittadini stessi che quotidianamente vivono la realtà di questo territorio e che, in forma trasversale, ne subiscono le conseguenze per l’inevitabile aumento del costo della vita.
Questo tipo di collaborazione, significa abbattimento dei costi e quindi, la possibilità di istituire un fondo cassa mirato esclusivamente alla qualità turistica dove, se possibile, l’Amministrazione potrebbe intervenire in forma collaborativa, non c’è bisogno di imporre continuamente solo ed esclusivamente tasse che poi alla fine più che favorire, danneggia tutto il sistema – l’uso della moneta non deve essere tassaiola, essa deve servire come libero scambio produttivo e contributivo con un ritorno paritario tra servizi e interessi senza penalizzare nessuno.

COMUNICATO STAMPA CIDEC






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