Brindisi, 14/03/2012
PdA: carbone e gas, strumenti per usi elettorali e di bottega
Carbone e gas, strumenti per usi elettorali e di bottega di ciascuna compagine politica che ha già usato questo argomento ad ogni tornata elettorale e che si appresta ad affrontare nuovamente quella attuale ribadendo “generici proclami” fini a se stessi, utilizzando argomenti quali “sensibilizzazione” “sviluppo” “cambiamento” che rappresentano solo i ferri chirurgici per il restyling della loro immagine.
Hanno per anni occupato posti di maggioranza ed opposizione all'interno del nostro consiglio comunale, avendo a loro disposizione tutti gli strumenti necessari per risollevare o per risolvere le criticità delle svariate realtà cittadine. Sono riusciti a creare sviluppo economico- culturale?
Il consiglio comunale da loro gestito è stato un sancta sanctorum, un luogo inaccessibile alle esigenze delle categorie di cittadini che hanno dovuto subire scelte politiche non plurali. Sono, ora "stati folgorati sulla Via di Damasco"? Ma davvero possiamo affidare a giganti dai piedi d'argilla il governo della città? Alla luce del sole, forti di un mandato attribuitogli dagli elettori, hanno operato contro il buon governo e la buona gestione della cosa pubblica.
Rimanendo sugli argomenti di vitale importanza per la nostra comunità locale, affrontandoli da un altro punto di vista globale, unitario, ritenendo che la non risoluzione di un problema tira dietro di sè gli altri, o ne crea altri, e in assoluta sincerità, possiamo indubbiamente affermare che, l'uso del carbone a Brindisi per l'alimentazione delle centrali, è il principale responsabile dell'inquinamento atmosferico con grave ricaduta sull'incolumità dei cittadini. Studi di personalità scientifiche hanno oggettivamente motivato la stretta relazione tra emissioni di fumi e polveri di carbone e malattie leucemiche ed oncologiche, confermando quanto i cittadini avevano pagato sulla pelle dei loro cari, e continuano ancora a pagare. Ma non solo, il danno che il carbone crea, è un disastro ambientale tout- court, ed ha messo in ginocchio l'attività agricola di quelle famiglie di contadini che coltivavano i terreni circostanti alla centrale di Cerano. Da anni la popolazione brindisina è angosciata dal problema senza che a livello amministrativo sia mai stato fatto nulla per porvi rimedio.
Ma il carbone non rappresenta l'unica causa ostativa ad un sano ed adeguato sviluppo economico della realtà locale. Trovare una soluzione alternativa e salubre al problema carbone, è doveroso. Ma Brindisi, anche senza carbone, non sarà in grado di essere competitiva per qualità di vita, di servizi, di sicurezza pubblica, al pari delle migliori realtà cittadine italiane, poichè altri e importanti problemi insistono sulla città.
La soglia di attenzione per la " ammalata" Brindisi, ha bisogno di un anamnesi, e conseguente terapia.
I reati predatori, in aumento, che principalmente si dirigono contro le aziende locali, demoralizzano l'investitore sia italiano che straniero. La discontinuità urbana, senza logica, che crea quartieri satelliti, privi di una visione umana, semplici contenitori di palazzi, privi di strutture socialmente aggreganti, privi di piccoli polmoni verdi inseriti in piazze di quartiere, demoralizzano la visione di civiltà e favoriscono la deviazione dei giovani dalla legalità. La mancanza di spazi ricreativi per le fasce più deboli, la inesistenza di percorsi alternativi alla viabilità stradale con piste ciclabili di scorrimento in tutta la città e in collegamento con i luoghi di interesse naturalistico, mortificano la creatività del tempo libero del quale ogni essere umano, nonchè cittadino, ha diritto.
Le infrastrutture: strade, mobilità urbana, centri congressuali, strutture sportive, a corollario del teorema città, sono irrealizzate, e se al contrario ve ne sono, necessitano di una revisione in grado di renderle funzionali ad un fine, che è il fine logico della creazione, attraverso strutture e infrastrutture di un tessuto connettivo, atto a favorire un flusso armonico delle più disparate esigenze di progresso economico- culturale.
Nessuna delle amministrazioni comunali, che si sono succedute nel tempo fino ad oggi hanno risolto i vari problemi che angustiano la città, e pertanto non hanno titolo oggi per parlare di gas e di carbone, o di altri argomenti, perchè sono stati tra coloro che hanno solo favorito l'arrivo a Brindisi di svariate tonnellate di carbone ogni anno.
La conclusione ad un modo di fare campagna elettorale da parte di chi ha già avuto modo di esprimersi attraverso la gestione politica della città, e ora si ripresenta, ci fa credere che costoro intendano il cittadino non come essere pensante ma come essere votante.
COMUNICATO STAMPA PDA BRINDISI
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