Brindisi, 16/03/2012
Brigante annuncia: Grimaldi group valuta il Porto di Brindisi
«In questi giorni il porto di Brindisi è oggetto di analisi della più grande compagnia armatrice di navi traghetto e Ro-Ro, la Grimaldi GROUP. L’interessamento della società napoletana, leader nel mediterraneo nel settore delle autostrade del mare, si deve esclusivamente alle potenzialità naturali che caratterizzano il porto di Brindisi e non certo ad operazioni di marketing di istituzioni locali. Infatti le rotte commerciali tra Brindisi e la Grecia con destinazione sia Igoumenitsa che Patrasso, consentono un risparmio consistente in termini di miglia marine e quindi di consumo di combustibile rispetto al porto di Bari. In più il porto di Brindisi presenta un notevole vantaggio competitivo nel settore del traffico merci relativamente al traffico intermodale dei container, infatti la presenza di una importante compagnia come la Grimaldi potrebbe far tornare a Brindisi l’operatore ferroviario P&D Ferrymasters, recentemente spostatosi su Bari per mancanza di collegamenti stabili e programmati fra Brindisi e la Grecia.
Grimaldi con le sue moderne navi potrebbe rappresentare il presupposto per lo sviluppo del comparto del’intermodalità e della logistica, necessario per creare nuovi posti di lavoro nell’ambito portuale e a ridare slancio al settore delle agenzie marittime, di viaggio e turistiche brindisine.
A questo modello di sviluppo virtuoso del porto, l’Associazione Sviluppo e Lavoro ha lavorato organizzando diversi incontri pubblici con esperti del settore.
Il mio auspicio è che la Grimaldi venga accolta bene nella nostra città e che soprattutto le vengano offerti i migliori servizi portuali, in modo da accogliere degnamente il traffico che questa grande Compagnia potrà portare. Questo appello è particolarmente rivolto all’Autorità Portuale, che è invece concentrata esclusivamente su un ipotetico sviluppo del settore crocieristico, e non presta attenzione all’importante settore commerciale, favorendo l’esodo verso altri porti di linee commerciali, piuttosto che creare le condizioni per conservare le poche navi che scalano Brindisi, ma soprattutto ricercare nuove opportunità per il nostro porto».
COMUNICATO STAMPA GIOVANNI BRIGANTE
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