Mesagne, 16/03/2012
Interpellanza del centrodestra per l'affidamento RSU
Interpellanza generale scritta ex art. 28 c.9 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale con espressa richiesta di inserimento dell’argomento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
I Consiglieri comunali Giuseppe Semeraro, Sabrina Di Donfrancesco, Antonio Colucci Carluccio, Carmine Dimastrodonato, Roberto Distante e Domenico Magrì con la presente interpellanza generale intendono sottoporre all’attenzione del consiglio comunale alcuni aspetti riguardanti l’intero iter amministrativo con il quale si è proceduto ad affidamento diretto dell’appalto concernete l’espletamento del servizio di raccolta e smaltimento degli RSU.
Preliminarmente preme ricordare, che in più occasioni le forze di minoranza hanno sollecitato l’amministrazione Scoditti, tramite dettagliate relazioni trasmesse alla commissione consiliare competente e attraverso mozioni proposte al consiglio comunale, ad impegnarsi affinchè Mesagne si dotasse di un servizio di raccolta differenziata spinto, tale da coinvolgere l’intera cittadinanza al fine di contenere i costi del servizio ed elevare la cultura del rispetto dell’ambiente, a beneficio degli stessi cittadini mesagnesi.
Le difficoltà evidenziate a più riprese, nell’esecuzione dell’appalto precedente (2010-2011), non solo dalle opposizioni ma anche dalla stessa amministrazione, a causa sia di alcune evidenti inadempienze della ditta affidataria (fra queste l’assenza quasi totale di campagna informativa e il fallimento degli obiettivi minimi annuali nel raggiungimento delle percentuali di r.d.) e sia per i limiti temporali dello stesso, avevano convinto, l’amministrazione comunale, a studiare un nuovo capitolato, di concerto con le forze di opposizione ritenendo, la stessa amministrazione, che solo con un capitolato della durata di 5 anni si poteva chiedere ad un’azienda un piano industriale serio(v. verbale commissione ambiente del 16 novembre 2010).
Dopo circa nove mesi di silenzio, dove nulla di quanto proposto in commissione era stato realizzato, e in seguito alle conseguenti rimostranze da parte delle opposizioni, l’amministrazione comunale ha deciso di procedere in autonomia annunciando, a luglio 2011, di volersi avvalere di una clausola, prevista contrattualmente nel capitolato d’appalto che prevedeva, la possibilità di prorogare il servizio, all’azienda affidataria, alle stesse condizioni, per procedere all’avvio della raccolta differenziata porta a porta spinta;
Per tutto quanto esposto in premessa si chiede al Sig. Sindaco di conoscere punto per punto:
1. Quali sono state le ragioni per le quali si è deciso di optare per la proroga/rinnovo del contratto per soli 18 mesi e quindi di non effettuare regolare gara d’appalto, quando invece in commissione consiliare, sin dal novembre 2010, si era fortemente criticata la durata di due anni e conseguentemente dichiarata la necessità di progettare un nuovo capitolato d’appalto non inferiore a 5 anni al fine di migliorare la qualità del servizio di raccolta e smaltimento degli RSU;
2. Per quali motivi è stato affidato il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta spinta alla stessa A.T.I., che non è stata in grado di garantire l’esecuzione del precedente capitolato d’appalto proprio nel raggiungimento degli obbiettivi minimi di r.d. : 11, 7% nel 2010 e il 13,8% nel 2011 a fronte rispettivamente del 20% e 25 % stabilito contrattualmente;
3. Atteso che il Consiglio di Stato, Sez. V., con sentenza n. 2882 del 11 maggio 2009, ha stabilito che la proroga ex art. 29 del codice dei contratti, e il rinnovo ex art. 57 del medesimo D.Lgs sono due istituti differenti e non sovrapponibili; si chiede se tale prosecuzione del servizio di 18 mesi sia stata inquadrata ai sensi del art. 29 del D.Lgs 163/06, così come previsto nel C.S.A. di cui all’art. 22, oppure ai sensi dell’art. 57, comma 5, lettera a, 1 e 2, e lettera b, così come previsto nella delibera di giunta 359 del 19.12.2011 e come disciplinato dal medesimo Capitolato all’art. 24 ultimo comma.
4. Non ritiene invece che si sia proceduto ad un vero e proprio rinnovo contrattuale e non già ad una proroga visto che il nuovo servizio richiesto è stato disciplinato attraverso un capitolato d’appalto ex novo in relazione ad un’offerta di servizi completamente diversi rispetto a quelli previsti nel contratto originario e quindi in violazione dell’art. 57 comma 5 lettera a) del D. lgs. n° 163/2006 che prevede, l’istituto del rinnovo, solo a seguito di una sopravvenuta circostanza imprevista;
5. Si chiede, dunque, quali siano le “circostanze impreviste” che hanno indotto l’A.C. a ricorrere alla procedura negoziata;
6. Non ritiene quindi che sia stata commessa una indebita forzatura nell’applicare l’art. 22 del capitolato 2010 2011 (contratto n.7442/2010) considerato che tale previsione poteva attuarsi solo agli stessi patti e condizioni, considerato che il servizio offerto è completamente innovativo e radicalmente diverso e quindi non analogo e non complementare al precedente, come descritto, tra l’altro, in premessa nel nuovo capitolo d’appalto e dunque in contrasto con quanto disposto dall’ art 57 comma 2 lettera a e b) del D. lgs. n° 163/2006;
7. Se gli Uffici preposti abbiano provveduto a raccogliere pareri, consulenze o giurisprudenza circa l’effettiva possibilità di poter accedere all’istituto della proroga sulla base di quanto previsto espressamente dal bando di gara originario;
8. Se all’atto della stipula del contratto originario è stato computato il valore economico del potenziale rinnovo così come disposto dall’art 29 comma 1 e dall’ art. 57 comma 2 lettera b ultimo punto del D. lgs. n° 163/2006;
9. Il nuovo capitolato prestazionale, all’art. 23, stabilisce che i beni mobili in uso per il servizio di igiene urbana verranno alienati o permutati all’appaltatore per una somma pari a 80.000 euro Si chiede: Se sono state effettuate le opportune ricerche di mercato per la corretta valutazione dei beni; chi ha provveduto, nei fatti, a valutare in 80.000 euro tali beni; se è stato, pertanto, dato corso ad un contratto di alienazione, vendita o altro di questi beni pubblici; come sono state concordate le modalità di pagamento con l’acquirente; se tali somme saranno scorporate dalle fatture emesse dalla Axa Gial Plast per il servizio di cui alla discussione, o se siano già state stornate dal valore globale dell’appalto stabilito in € 4.259.998,00;
10. Si chiede se il capitolato prestazionale abbia previsto, per la perfetta esecuzione contrattuale, un minimo di operatori impiegati e con quali qualifiche e quali livelli tali operatori sono stati inquadrati, se, lo stesso capitolato, abbia previsto un minimo nel monte ore giornaliero e se sono presenti in esso articoli vincolanti per l’azienda;
11. Se il cottimo fiduciario esperito da questa amministrazione per l’acquisto di parte dei kit (n. 13.000 secchielli aerati per la raccolta dell'umido, n. 13.000 mastelli per la raccolta del residuo indifferenziato, cfr. determina n. 744 del 27.12.11), e pertanto necessari indissolubilmente all’oggetto del contratto e indispensabili al buon esito del servizio, non sia stato eseguito per calmierare surrettiziamente il volume economico delle prestazioni e rientrare nei limiti del “cinquanta per cento dell'importo del contratto iniziale”
12. Per quali ragioni è stata attivato l’iter di proroga contrattuale con notevole ritardo. A tal proposito preme ricordare che fino al 15 dicembre 2011, l’amministrazione non aveva dato nessuna informazione in merito alle modalità di gestione futura del servizio in parola, sia alla città, ne tanto meno ai gruppi di opposizione tanto da richiedere chiarimenti durante la conferenza dei capi gruppo del 15 dicembre 2011 (v. relativo verbale);
13. Per quali motivi si è recepita passivamente l’offerta economica della ditta affidataria senza aver preventivamente eseguito uno studio particolareggiato sulla nuova tipologia del servizio ed elaborato un idoneo piano di programmazione costi-benefici rispetto all’offerta della ditta;
14. Se l’A.C. ha fatto una controproposta rispetto all’offerta dell’Axa Gial Plast;
15. Se vi saranno aumenti della TARSU nel bilancio di previsione 2012;
COMUNICATO STAMPA GRUPPI CONSILIARI PDL – MI – NIP
|