Brindisi, 18/03/2012
Cavaliere (GI) a Margheriti: la senilità è controproducente alla Giovane Italia
Mi sembra una polemica sterile quella sollevata dal "coordinatore" provinciale della Giovane Italia, che lamenta il fatto della nascita della consulta dei giovani del PdL e francamente non ne capisco il motivo. Qualunque strumento possa riavvicinare i giovani alla politica e in questo caso al PdL è soprattutto in questo momento storico, un passo importante. Non credo che ci sia la volontà da parte di nessuno di sostituire la Giovane Italia con qualunque altra struttura. Non capisco il motivo di tanto rancore da parte di Margheriti, forse la presenza di giovani volenterosi che vogliono fare? O il problema è la figura della dott.ssa Antonucci come vice coordinatore del PdL? Visto tanto interesse e tanta passione che Margheriti ha riscoperto in queste ultime ore, sarebbe stato importante poter condividere in sede congressuale le sue posizioni, ma la sua assenza e la sua latitanza nell'ultimo periodo, purtroppo ci hanno privato di tutto ciò. Non entro nel merito delle questioni gestionali della Giovane Italia per rispetto del nome stesso del movimento nazionale che rappresento, ma una sola iniziativa provinciale (realizzata anche con il contributo della comunità di cui Marco Spagnolo fa parte) in tre anni mi sembra troppo poco per esaltare una parte rispetto ad un'altra.
Piuttosto sarebbe opportuno che il movimento giovanile provinciale, come il PdL, iniziassero a preoccuparsi piú delle esigenze di ogni cittadino e del Paese intero invece di cadere in "banali, sterili quanto puerili" polemiche.
Sono convinto che la soluzione migliore sia ben altra, in quanto se il sottoscritto assieme a Margheriti e De Netto (Presidente provinciale della Giovane Italia) si facessero da parte per sopravvenuti limiti di età, il domani apparterrebbe a chi alle polemiche personalistiche preferirebbe una domenica in piazza accanto alla gente.
Luciano Cavaliere - Dirigente Nazionale Giovane Italia
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