Brindisi, 24/03/2012
De Giosa sull'incontro tra Mons. Talucci e il Commissario Pezzuto
Ho letto su Senzacolonne del 23/03/2012 un articolo relativo al Porto di Brindisi in cui venivano riferiti pensieri, proposte ed inviti che Monsignor Talucci avrebbe esternato in un incontro con il Presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi, sig. Haralambides, che si sarebbe lamentato della mancanza di proposte relative al rilancio del porto (da parte di cittadini, partiti, associazioni di categoria, operatori portuali?), di Brindisi.
Non so quando sia avvenuto il colloquio tra le due figure istituzionali, religiosa e civile, summenzionate, ma, se lo stesso è accaduto dopo la presentazione del programma elettorale del Partito delle Aziende, certamente deve essere sfuggito, ad entrambi, che un programma elettorale, direi per il vero l’UNICO, presentato alla città, c’è stato, ed é quello del Partito delle Aziende, nel quale si trovano più pagine dedicate proprio al porto e ad una visione di riorganizzazione globale del porto, interno e medio, con proposte che, potendo certamente essere discusse o migliorate, offrono però le idee per una completa opera di riqualificazione di tutta l’area che porterebbe un notevole mutamento e miglioramento rispetto alla stagnante attività finora posta in essere dall’Ente che per 17 anni è stato solo un enorme costo per il mantenimento di una struttura che, per quanto ha fatto deve ritenersi inutile, bruciando, non si sa come, annualmente, i miliardi di lire prima ed i milioni di euro poi, incassati dalla concessione delle banchine e dalle tasse sulle merci per il traffico del carbone.
L’idea avanzata da Monsignor Talucci, di intitolare a Papa Benedetto XVI il Capannone ex Montecatini, non mi trova contrario, ma per la scelta del nome, pur volendo restare nell’ambito ecclesiastico, forse sarebbe il caso che Brindisi desse finalmente il giusto riconoscimento al proprio Santo Patrono, San Lorenzo da Brindisi, denominando appunto il Capannone con il nome del nostro Santo protettore della città, anche perché, foneticamente, mi pare più orecchiabile dire Capannone di San Lorenzo che Capannone di Papa Benedetto XVI, sia per la lunghezza del nome nella pronuncia e sia perché credo e spero che il nostro, Santo protettore, finalmente degnamente onorato dai suoi concittadini, forse potrebbe farci un miracolo e far rinsavire i politici futuri che guideranno la città tendendo al bene della città e non solo a quello loro e dei loro stretti seguaci.
Sono invece molto perplesso su un’idea vaga di destinazione del capannone quale Centro Polifunzionale, dividendolo tra 2/3 ed 1/3, non so come e con diverse destinazioni, lasciate tutte molto vaghe, con l’uso di una terminologia strettamente politichese, senza lasciar trasparire un’idea precisa, che, visti i precedenti di tutte le pregresse amministrazioni, attivissime nel non fare nulla, mi lascia temere un’altra idea che ci porti non solo a sperperare quei 2.250.000,00 Euro di finanziamenti ma soprattutto non crei alcun comparto produttivo e commerciale.
Invito Monsignor Talucci, che comunque ringrazio per l’interessamento delle sorti della città, già altre volte manifestata, ed il Presidente dell’Autorità Portuale, che non so se è d’accordo con quanto riportato dal quotidiano Senzacolonne a nome dell’alto prelato, a leggere il programma elettorale per la città di Brindisi del Partito delle Aziende, laddove si potranno trovare degli spunti di utilizzazione più concreti, facilmente realizzabili, del Capannone, che certamente potranno essere migliorati grazie alla collaborazione loro e di quanti hanno a cuore la rinascita della nostra città, perché la rinascita dipende dai brindisini e se non avverrà la colpa sarà solo nostra e non potremo accusare nessuno altro di aver deciso al nostro posto avendone lasciato impunemente il compito.
Auspico, inoltre, che il Commissario del Comune di Brindisi, che, sempre come riportato da Senzacolonne, ha sottoscritto un’intesa di massima con l’Autorità Portuale per una destinazione polifunzionale del Capannone, lasci le future decisioni, che non sono urgenti ed improcrastinabili, sull’indirizzo e sviluppo economico della città, a chi, a brevissima scadenza, sarà il nuovo Sindaco insieme alla nuova Giunta ed a tutto il Consiglio Comunale.
COMUNICATO STAMPA FERDINANDO DE GIOSA - CANDIDATO SINDACO DEL PARTITO DELLE AZIENDE
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