Brindisi, 27/03/2012
CGIL: I Bilanci degli Enti Locali nella crisi
L’ informativa data dal Commissario Prefettizio sul Bilancio di Previsione del Comune di Brindisi, offre l’occasione per evidenziare che, come CGIL, CISL e UIL territoriali, unitamente alle categorie dei pensionati, abbiamo chiesto da mesi un confronto agli EE.LL. sulla programmazione economica.
Pochi, in verità, hanno dato finora riscontro positivo. Eppure, la grave crisi economica che stiamo attraversando ha inciso fortemente sulla vita delle persone ampliando il numero di quanti si trovano in condizioni di estrema difficoltà: sono tante le famiglie, nel nostro territorio, che sono scivolate in una situazione di indigenza andando a rappresentare la nuova fascia di povertà, una realtà drammatica che spesso sfugge dalla rilevazione dei bisogni che ogni Comune dovrebbe essere in grado di monitorare costantemente.
Sappiamo, inoltre, che se da un lato si è avviato il processo di decentramento delle funzioni politico-amministrative che dovrebbero rendere gli EE.LL protagonisti del cambiamento, dall’altro i tagli lineari delle risorse economiche compiuto negli ultimi anni dal governo costringono le realtà locali a trovare nuove risorse.
Ciò non può risolversi in ulteriore tassazione, oltretutto in una situazione di “falso federalismo”, se consideriamo che in materia di fiscalità locale è il Governo Centrale che continua a dettare regole e condizioni.
In un quadro così complesso ogni Amministrazione deve saper individuare le priorità mettendo in campo ogni azione utile a limitare gli effetti negativi della crisi e dei tagli. Le parti sociali hanno in questo ambito un ruolo importante di rappresentanza a tutela dei diritti di cittadinanza. Un ruolo che va valorizzato attraverso una contrattazione sociale diffusa e di qualità in cui poter avanzare le nostre proposte nell’interesse generale. In tema di risorse stiamo, intanto, sostenendo da tempo la battaglia degli EE.LL. contro i vincoli del patto di stabilità: una delle cause principali che impedisce ai territori di rilanciare l’economia utilizzando risorse ingenti di fatto congelate. Così come i Comuni possono essere protagonisti della lotta contro l’evasione fiscale e, attraverso i protocolli d’intesa con le Agenzia delle Entrate, riscuotere, fino al 2014, il 100% delle somme recuperate.
E a proposito di bilanci di previsione, partendo già dall’IMU chiediamo che anche i nostri Comuni considerino la possibilità di eliminare o almeno ridurre al minimo previsto l’aliquota per la prima casa. Proposta già avanzata al Comune di Brindisi che auspichiamo venga recepita. Nel caso specifico, va considerato che su un totale di 35.466 famiglie brindisine, cui si vuole applicare l’aliquota dello 0,40%, più di un quarto sono famiglie composte da una sola persona (spesso vedove/i ), in percentuale di poco superiore ci sono famiglie composte da due sole persone, la maggior parte coniugi anziani. Quindi più della metà di queste famiglie non usufruirà di detrazioni per i figli. Poiché l’Amministrazione Comunale può decidere una ridistribuzione delle aliquote, per non creare squilibrio di bilancio, si può pensare di aumentare quella prevista per le aziende di media e grande dimensione situate nel territorio comunale e non pesare sulle fasce più deboli. Ciò consentirebbe di rendere una misura, inserita purtroppo senza criteri di equità, meno ingiusta nei confronti delle fasce di cittadini più deboli.
Ma in tema di tributi locali siamo ancora all’inizio: le nuove norme prevedono la ridefinizione dell’addizionale IRPEF e l’introduzione della TARES ( tributo comunale sui rifiuti e i servizi) da gennaio 2013. I Comuni dovranno deliberare e definire le modalità di gestione con un regolamento attuativo. Su questo tema rivendichiamo, come rappresentanti delle forze sociali, un confronto per discutere su tutte le forme possibili di agevolazione o esenzione per i pensionati soli, le famiglie in condizioni di povertà, quelle che abitano in fabbricati rurali… Così come chiediamo che la rideterminazione dell’ISEE serva ad ampliare l’offerta dei servizi socio-assistenziali, attraverso la compartecipazione degli utenti in base a criteri di progressività e non ad “escludere” dall’accesso molti degli aventi diritto. Su questi temi chiediamo attenzione e responsabilità da parte degli amministratori locali, non solo a chi lo è già ma anche agli attuali candidati alle prossime elezioni amministrative.
COMUNICATO STAMPA CGIL BRINDISI
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