Brindisi, 27/03/2012
Saccomanno: "Enel si adoperi per l'ambiente e le imprese locali"
Il senatore Michele Saccomanno interviene in merito alla centrale Enel Federico II di Brindisi chiedendo al Ministro dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze di sollecitare Enel, tra l’altro, ad una serie di importanti adempimenti in favore dell’ambiente e della salute dei cittadini e ad una maggiore garanzia per le aziende locali nell’accesso agli appalti. Di seguito il testo integrale dell’interrogazione parlamentare.
INTERROGAZIONE RISPOSTA SCRITTA
SACCOMANNO - Al Ministro dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze
Premesso che
- a Brindisi è in esercizio la più grande centrale italiana di produzione di energia elettrica da carbone di proprietà Enel;
- il carbone vale il 13% del mix nazionale di generazione elettrica contro il 27% dell'UE e il 45% della Germania, spesso presa a riferimento come esempio di efficienza;
- le istituzioni locali hanno piena consapevolezza e forte senso di responsabilità nel valutare l'importanza del contributo del carbone al mix energetico nazionale per favorire sicurezza di approvvigionamento e contenimento dei costi di produzione a beneficio del sistema Paese e di fronte ai ricorrenti problemi di approvvigionamento del gas;
- nonostante la sensibilità del territorio, la posizione dell'Enel appare incerta e non risoluta nell'affrontare temi fondamentali, quali, in particolare, la riqualificazione ambientale della centrale Federico Il con relativi investimenti da mobilitare, il coinvolgimento delle imprese del territorio nelle forniture e nei lavori, il rinnovo degli accordi con gli enti locali per contribuire a costruire un modello di sviluppo in cui i vari comparti dell'economia possano coesistere armonicamente e la diffusione delle fonti rinnovabili;
considerato che
- Enel spa ha tra i suoi azionisti di riferimento il Ministero dell'economia e delle finanze con una importante partecipazione;
- Di recente vi è stata una sottoscrizione di 3 miliardi di Euro di obbligazioni;
- Enel, nonostante il forte indebitamento, rappresenta un'eccellenza nazionale e, pertanto sarebbe opportuno che mantenesse il ruolo di volano dell'industria elettromeccanica nazionale anche in forza delle concessioni garantite a partire dalla distribuzione elettrica;
l'interrogante chiede al Ministro in indirizzo di sapere se intenda adoperarsi affinché Enel promuova un programma industriale che preveda:
• Una serie di interventi di riqualificazione ambientale attraverso le migliori tecnologie disponibili, in particolare l' abbattimento del particolato, degli ossidi di zolfo e di azoto dei fumi della centrale, l'ottimizzazione del processo produttivo per incrementare l'efficienza dell'impianto;
• La predisposizione, di concerto con le organizzazioni datoriali e sindacali, di un piano di committenza per le forniture, i servizi, in modo di assicurare il massimo coinvolgimento dell'imprenditoria locale incrementando gli affidamenti diretti, modificando i criteri di interpello alle gare e le modalità di assegnazione con il superamento del criterio del massimo ribasso; in sostanza la predisposizione di un sistema che garantisca giusti margini alle imprese, in prevalenza relegate al ruolo di subappaltatori, privilegiando qualità e continuità delle prestazioni;
• La predisposizione di eventuali iniziative per la formazione specialistica, la formazione continua in tema di sicurezza dei lavoratori e per la qualificazione delle imprese con la costituzione di un polo al quale collaborino i centri di eccellenza del territorio;
• La predisposizione di un eventuale schema di convenzione da stipulare, anche attraverso la partecipazione del Ministero dello sviluppo economico, con le istituzioni territoriali, Provincia e Comuni, in grado di armonizzare e valorizzare la presenza industriale di Enel con gli altri comparti di sviluppo quali agricoltura, turismo, commercio;
• La realizzazione di interventi nel campo del risparmio energetico e della diffusione delle fonti rinnovabili.
L'interrogante chiede, infine, di sapere se risultino i motivi per i quali non si è proceduto alla realizzazione di campi eolici in provincia di Brindisi, in considerazione dei notevoli costi sostenuti per l'acquisto dell'autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio.
COMUNICATO STAMPA MICHELE SACCOMANNO - SENATORE PDL
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