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Brindisi, 12/04/2012
Camassa (Nova Era) sul rilancio della Cittadella della Ricerca
Santa Teresa prega per Noi. Pare sia questa
l’invocazione che va per la maggiore in questo
momento nella Cittadella della Ricerca di Brindisi.
Mentre c’è il più assordante silenzio di tutti i
candidati Sindaci della città capoluogo, sulle vicende
che riguardano la più importante infrastruttura
culturale e scientifica che abbiano nel territorio che
vorrebbero amministrare.
Appare sia una questione di “altri” forse proprio di
qualche Santa. Sarà forse questo il motivo per cui
l’Ente proprietario di quel complesso, ovvero la
provincia di Brindisi retta politicamente guarda caso
da un “Laboratorio” si è appunto affidato alla Santa
Teresa Spa (società in house) dello stesso Ente.
Dopo mesi di polemiche, ricorsi, inviti perentori siamo giunti nell’ultimo giorno utile previsto della delibera n.
10/2012 del Consiglio provinciale cioè il 30 marzo scorso, affinché venisse varato il piano (momentaneo) di
rilancio della Cittadella.
La Giunta provinciale al gran completo ha adottato la delibera n. 54/2012 con cui la Provincia si “riprende” il
complesso edilizio e affida, provvisoriamente per tre mesi, l’erogazione dei servizi indispensabili obbligatori
per il funzionamento del comprensorio appunto alla Santa Teresa Spa. La delibera, va oltre e definisce su i
vari capitoli di bilancio dell’Ente, l’onere economico necessario (circa 187 mila euro iva compresa) per far
fronte alle necessità finanziarie dei prossimi tre mesi in cui si dovrebbe delineare l’impegno della Santa
Teresa.
Tutto ciò potrebbe apparirebbe finanche encomiabile se non fosse che tra il dire e il fare c’è di mezzo il
mare. Seppur la delibera si faccia carico dei costi, la Santa Teresa in un’apposita riunione di benvenuto con
tutte le Società ed Enti presenti in Cittadella, ha richiesto il pagamento anticipato dei servizi indispensabili
che dovranno erogare. Tutto ciò allo stesso “prezzo” della vecchia società. Inoltre tra i primi servizi
indispensabili obbligatori erogati dalla Santa Teresa vi è stato quello di “occupare” alcune stanze dell’exsede
della società Cittadella, manutenendo la relativa facciata, mentre per la manutenzione della parte
restante del complesso, che versa in uno stato pietoso, viene tutto demandato all’ufficio patrimonio della
provincia che provvederà ad elaborare un piano di manutenzioni straordinario ad hoc da sottoporre al vaglio
degli Organi competenti al fine di individuare la possibile copertura finanziaria quindi la sua attuazione.
L’effetto più spiacevole che questo nuovo corso ha procurato è dato dal fatto che la Santa Teresa Spa
curando direttamente la manutenzione del verde, ha di fatto rescindere il contratto con una nota società
vivaistica locale la quale aveva assunto un giovane operaio ex-Pastis, appartenete alle categorie protette ai
sensi della 68/99, che ha curato le piante presenti, salvo un periodo forzato in quanto in mobilità, da almeno
15 anni. Che dire del resto degli operai ex-Pastis ed ex Cittadella, questi per anni, spesso senza mezzi
idonei, si sono fatti carico manutenere al meglio le strutture presenti, oggi sono sostituiti, dimenticati.
Noi da sempre siamo stati favorevoli ad un cambio di passo in Cittadella, abbiamo sostenuto l’attuale
Presidenza della provincia, ma se il “nuovo” rischia di far pagare il “vecchio” solo ai più deboli, e soprattutto
a quelli che fattivamente hanno contribuito a preservare questo comprensorio, Noi non ci stiamo.
Riteniamo, inoltre, che la Cittadella sia un infrastruttura realizzata con soldi pubblici e come tale debba
essere intesa come un bene di utilità pubblica non come un strumento di “sfruttamento” economico.
Noi che non ci riteniamo dei “Ponzio Pilato” non ci laveremo la mani su questa questione anzi, faremo
pervenire nei prossimi giorni al Presidente e alla Giunta provinciale una Nostra proposta sul rilancio di
Cittadella su cui gli stessi potranno trovare elementi utili per l’elaborazione del Loro piano di rilancio.
COMUNICATO STAMPA NOVA ERA A FIRMA DEL PRESIDENTE ANGELO CAMASSA
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