Brindisi, 18/04/2012
Forum Ambiente: i candidati sindaci e il rigassificatore
E’ positivo che i cinque candidati alla carica di Sindaco si siano espressi concordemente contro il rigassificatore e, prendendo atto della confisca della colmata, si siano impegnati a lavorare perché il porto e l’area portuale vengano restituiti alla loro destinazione naturale.
Un orientamento in linea col Documento Programmatico Preliminare approvato nel processo di formazione del Piano Urbanistico Generale dal Consiglio Comunale il 28 agosto 2011 dove si definisce indispensabile “la cancellazione della previsione del rigassificatore nel porto di Brindisi” e si aggiunge, nella parte riservata alla sicurezza, quanto segue: “detti impianti sono così individuati per la possibilità che gli stessi possano causare eventi di grande entità (emissioni in atmosfera, incendi, esplosioni) dovuti a sviluppi incontrollati, che possono dar luogo a pericolo grave, immediato e differito nel tempo, per la salute umana e per l’ambiente, sia all’interno che all’esterno dell’industria”.
Una incompatibilità ambientale, ribadita di recente dal diniego del nulla osta di fattibilità dal Comitato Tecnico Regionale, sfuggita solo alla Commissione Ministeriale VIA che non ha visto ciò che è sotto gli occhi di tutti e che è stata mille volte gridata dalla stragrande maggioranza della popolazione interessata, dalle Amministrazioni locali e dalla Regione Puglia.
C’è però oggi un altro impegno di grande rilievo da riprendere a rilanciare: quello di chiedere al Governo l’annullamento del provvedimento autorizzativo in sede di autotutela ritenendo che sussistono tutte le condizioni per l’adozione di un simile provvedimento.
Un impegno per restituire futuro alla città che vorremmo fosse coerentemente e concordemente assunto dai candidati sindaco e dalle forze politiche che li sostengono.
COMUNICATO STAMPA
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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