Brindisi, 18/04/2012

BBC: Ridurre al minimo l’IMU sulla prima casa

Con l’introduzione dell’IMU, la nuova tassa che sostituisce l’ICI, il governo scarica i costi della crisi ancora una volta sulle fasce sociali più deboli: pensionati, lavoratori e precari. Segnaliamo anche che, a differenza della vecchia ICI, con l’IMU i comuni devono versare la metà di quanto incassato sulle seconde case allo stato. Il governo Monti quindi dopo i tagli agli enti locali si appresta a fare cassa con le risorse dei comuni sempre più esigue.
Come Brindisi Bene Comune , proponiamo di introdurre l’aliquota minima dello 0.2% sulla prima casa, in modo tale da far si che grazie alla franchigia di 200 euro e all’abbattimento di 50 euro per ogni figlio convivente con età inferiore ai 26 anni, la quasi totalità delle prime case sia esclusa dal pagamento dell’IMU.
Ci sembra che tale tassa sulla prima casa, in un periodo di profonda crisi, sia l’equivalente della tassa sul macinato di antica memoria.
Mentre proponiamo di incrementare la tassa IMU sui grandi impianti industriali in particolare quelli della chimica ed energia che oggi versano pochissimo ripsetto ad altre realtà italiane. Per tali soggetti pensiamo di portare l’IMU da 1 milione di euro circa che oggi versano nelle casse comunali ai 12 milioni di euro .

COMUNICATO STAMPA BRINDISI BENE COMUNE